mercoledì 22 febbraio 2012

Solitude

Rovisto nel caos dei frammenti confusi e sbiaditi della mia infanzia infelice come nella scatola di uno degli innumerevoli puzzle da migliaia di pezzi con cui ho riempito in passato lunghe ore di vuoto e distolto la mente dall'usura dell'ansia e, come sempre accade quando si fanno queste esplorazioni, più rimescolo i tasselli, più lo ricaccio sotto gli altri, più mi torna in mano lo stesso, sempre lo stesso pezzetto dentellato, l'immagine di una bambina che in un tardo pomeriggio di tarda primavera, da dietro l'angusta finestra di cucina, le mani appoggiate sul vetro, guarda un giardino come fosse un quadro e pensa con un tuffo al cuore a come vola il tempo, ché sono già sei anni che è venuta al mondo, sei anni che improvvisamente le paiono un'eternità, mentre sente posarsi sulle sue piccole spalle una consapevolezza della propria mortalità, e un disincanto, che da quel momento in poi non l'abbandoneranno più.
E' quello il momento in cui prende coscienza di se stessa e della sua esistenza, quello in cui tutto il fardello di eventi che ha vissuto fino a lì acquista il potere di imprimerlesi dentro e decidere del suo destino. Non ricorda di aver fatto di questi pensieri nel frangente del pericolo, della paura, della sofferenza, lì è stata indomita, incosciente, combattiva. E invece le capita lì, in quell'istante di silenziosa quiete, di sentirsi stanca, vecchia, di perdere la spensieratezza. E di cominciare a smettere di sperare qualcosa di bello per la sua vita.

A distanza di tanti, troppi anni, quella bambina è ancora dietro il vetro. Separata da me come dal giardino. Io la vedo, ma non posso raggiungerla, non potrò raggiungerla mai più. E il mio amore per lei ora è infinito, ma tardivo. E il mio dolore è immenso, come gli occhi castani di quella bambina bellissima e sola.


6 commenti:

  1. Adesso però quella bambina tanto, troppo sensibile è cresciuta e non è più sola perché oltre alla famiglia che l'adora ha anche molti amici che l'ammirano per la sua accresciuta sensibilità e la sua tenerezza. Ormai quel vetro non c'è più, si è rotto in mille pezzi e lei può e deve sentirsi felice di vivere in mezzo al tanto affetto che è riuscita ad ottenere e meritare intorno a sé.
    aldo.

    ps. non so fare segni con la tastiera, solo i giovani possono.

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  2. Quando la psicoterapia è amica e si fa soffio vitale diventa anche allegria. Così, dopo un sogno elaborato e confuso, mi sono sentita rispondere "... e pigliala 'sta valigia, riempila di giocattoli e gioca, gioca finalmente!". Poi ci siamo messe a ridere tutte e due, a gola spiegata. La bimba triste che è sempre in me, si è scrollata un bel peso dalle spalle. Ora mi diverto, gioco appunto, qualche lacrima qui e là, ma gioco proprio tanto!
    Dai Cri!

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  3. Non c'è vetro che tenga e lei è lì che aspetta da troppo, sono sicura che niente è perduto.

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  4. Come in uno specchio, enigmaticamente mi sono rivisto in questo tuo amaro post, @Cri ! Rivivendo nell' immagine di quella bambina sola, incantata davanti al suo giardino, ma non persa nella favola come sarebbe stato naturale, bensì consapevole già che quella lei se ne stava andando, svaniva nel tempo ... Accorata percezione, in una bambina seienne, poichè "dans la pènombre que nous avons traversèe" restano immutabili i luoghi della nostra memoria e teneri, e questo scrigno di gemme indimenticabili è ricchezza, è nostalgia dolce e rasserenante "dopo", quando il tempo s' è fatto passato e non di rado da adulti riattraversiamo quella penombra sacra per ritrovare, integro e bello, ciò che un giorno lontano eravamo !
    Come in uno specchio, @Cri, bambino io romano e borgataro, mi dibattevo nei giochi di strada sulle indimenticate vie del quartiere Prenestino con gli altri amici bambini, ma mentre stavo dentro a quel chiasso immemore, era come se un' altra parte di me uscisse dal groviglio festoso e riguardando la scena mi vedesse ... mi vedessi, e già capissi, ahimè, che di quegli amici stradaroli, di quei nomi e di quei volti sorridenti e sudati, di quei bambini intrecciati a "quel" me dal gioco, presto non sarebbe rimasta che polvere, di me e di loro solamente polvere dispersa dal vento, perduta senza rinascere più altrove !
    Strano connubio fra i tuoi ricordi e i miei, di una fanciullezza che si ripete, che perde il carattere di spensieratezza gioiosa, fantasiosa, per diventare consapevolezza amara di una precarietà fatale che, almeno un bambino di quell' età, dovrebbe ignorare .
    Allora @Cri, dubito che Tu ( ed io, e tanti e tante ... ) ne possa guarire ...
    E poi guarire da che ? E perchè mai ?
    Cosa ci sarebbe da sanare ?!?
    Nella mia esistenza, il numero dei successi ed i momenti di felicità, piena e raggiante, sono stati di gran lunga superiori a quelli opachi, non c' è battaglia esterna o interiore che non abbia vinto, nè amore di donna o amico o amica che mi siano mancati, nè rimpianti riaffacciatisi a rincarare sofferenze incolmabili, solo quel filo sottile di malinconia, soltanto quel vetro fragile ma infrangibile di una finestra che, talvolta, mi fa male dentro piegandomi ... ma riconsegnandomi, dopo pochissimo tempo e con appassionante, rigenerato slancio, alla vita di fronte a me ed alle incommensurabili sue bellezze, non ostante tutto .
    Ha ragione invece il @Monticiano, quando ti esorta con affetto ad allargare la visione di te a 360° : la vita è una bilancia, amica mia, e se un piatto pende giù per un peso troppo gravoso, gettiamo nell' altro tutto quello che abbiamo avuto, tutte le magie attraversate, tutte le felicità assaporate, tutto l' affetto di quelli che ci vollero sempre - e ci vogliono ancora - un bene senza limiti !!! E se tutto questo ci sia mancato ... allora gettiamoci a contrappeso l' anima nostra : a lei nè le sbarre di tungsteno, nè i vetri blindati infrangibili, nè il tempo contato, nè i rimpianti crudeli potranno impedire mai di uscire e perdersi, per sempre, nel più prodigioso e fantastico giardino di stelle del firmamento infinito che un bambino abbia potuto sognare mai !
    @Bruno ...

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  6. CriFeb 23, 2012 05:44 AM
    Oggi sto meglio e mi piace ringraziarvi. Sono questi scambi di umanità, al di là dei segni della fredda superficie dello schermo che danno un senso allo sproloquiare virtuale. Ieri stavo male e voi mi avete aiutato.

    Bruno: hai detto tutto tu. Sono profondamente commossa e coinvolta dal tuo sentire, che è il mio. Aggiungo solo che se stavi sulla Prenestina allora abbiamo respirato pressappoco la stessa aria, che io peraltro respiro tuttora. La mia precoce consapevolezza della caducità (non della bellezza insita in questo: questo l'avrei capito solo dopo, lì era davvero solo un minuscolo totalizzante sgomento che stendeva un'ombra sul piccolo cuore di una bambina) non era dovuta, o forse non solo, ad una sensibilità particolarmente acuta come quella che avevi tu, ma molto ad esperienze impietose, dure, intollerabili per chiunque, essere umano degno di questo nome, ritenga l'infanzia il periodo della vita che richiede la massima cura e tutela e rispetto. Questo non mi ha mai domato, mai annichilito, rendendomi per converso eccessiva, furiosa, appassionatamente innamorata della vita e di quel fantastico giardino di stelle del firmamento infinito che io non solo immagino ma ambisco, sfrontata e folle, a toccare ogni giorno...

    Angie, tu mi fai piangere, e lo sai. Ma è un pianto bello. E qui non dico altro, ma tu sai, sai, sai. <3

    Luz, sapessi quanto possono dare struggimento le tue parole a una come me, che solo ora sta imparando a divertirsi, perché non aveva mai saputo come si faceva, né aveva mai trovato la stanza dei giocattoli, e sente la sua bambina interiore giubilare come le fosse arrivato Babbo Natale in carne ed ossa con tutte le renne. Ma non è così semplice, purtroppo. Alcuni doni li ha recuperati con gioia ed emozione, ma tante cose meravigliose che ha scoperto non potrà averle mai più. A tratti è esaltante, a tratti straziante.

    Aldo: :D (perché io so' giovane, eheh)! Io sono felice quando leggo parole come le tue. Quello sicuro. E la prossima volta che passi sotto il mio ufficio fammi il favore di chiamarmi!!! ^^

    Ragazzo selvatico: su, su. :*

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