domenica 13 ottobre 2013

La cura


Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie
dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via
Dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo
dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai
Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d'umore
dalle ossessioni delle tue manie
Supererò le correnti gravitazionali,
lo spazio e la luce
per non farti invecchiare.
E guarirai da tutte le malattie
perché sei un essere speciale
ed io avrò cura di te.

(Pur essendo riuscita ad evitarlo accuratamente per mesi ed anni, oggi ci son cascata anch'io, nella banalità di postare 'sta canzone. E' che l'ho risentita stanotte mentre vagavo in macchina per la città meravigliosa e incasinata, ed arrivava proprio miracolosamente a ciccio. Per cui ora me la dedico e me la canto: perché, Cri, tu sei un essere speciale, ed io avrò cura di te.
E come faccio io esorto a fare tutti. Che ciascuno, passando di qui, la ascolti e dica a se stesso: "perché sei un essere speciale, ed io avrò cura di te."
Buona domenica, amici miei amati.)






Ti salverò da ogni malinconia
perché sei un essere speciale ed io avrò cura di te
io sì, che avrò cura di te

7 commenti:

  1. Mi sono spiegato forte e chiaro Cri? Queste sono parole che HO SCRITTO(?) per te però ho pregato Franco Battiato di scivere la musica e di cantartele, io sono stonato.

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    1. Ti sei rovinato con le mani tue.
      Adesso esigerò che tu me la canti non appena ci rivediamo di persona.
      Cavoli tua! :D

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  2. Cri, ma tu sei davvero un essere speciale. Sei un personaggio tu e le tue idee!
    Ma devo dire che, più di noi stessi, nessuno è in grado di proteggerti dalla vita. Gli altri non potranno farlo, possono darti una simpatia, un appoggio, ma non potranno aiutarti, se non sarai tu a volerlo, creandone il desiderio dentro l'anima.
    P.S. - Qui fa un freddo becco.

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    1. Eh, Ambra... Ieri sera ho rimuginato tanto, ma tanto. Poi è passata su Radio Dimensione Suono 2 questa: e quando Battiato ha cantato "perché sei un essere speciale" mi si sono aperti gli occhi. E' vero, io sono un essere speciale! Ciascuno di noi lo è, deve esserlo, per se stesso! Quello che dici tu è' esattamente quello che intendevo dire... Non riesco a pensare a qualcuno che "mi curi" al posto mio. Nessuno potrebbe averne l'efficacia, perlomeno non un efficacia comparabile al mio desiderio di curarmi e di vivere, all'intensità con cui ci tengo io! Non vorrei neanche pretenderlo, un angelo così devoto, sarebbe innaturale: e lui, poi, chi lo curerebbe? La condizione "solitaria" dell'individuo è la sua debolezza, ma anche la sua forza. Nessuno può salvarlo se non si salva lui. Nemmeno Dio, che, dice il proverbio, ti aiuta se tu ti aiuti...
      (P.S. Qui invece, dopo più di una settimana di tempaccio umido autunnale anzitempo, da ieri a pranzo si è gradualmente rimesso il clima e oggi è stata una giornata tiepida, dolcissima, piena di sole: finalmente una degna delle classiche ottobrate romane...)

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    2. (Un'efficacia. Con l'apostrofo. Qui prima di curarmi l'anima devo curarmi la grammatica!)

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  3. Se la propria mamma non ci ha fatto sentire speciali per lei appena siamo nati e forse anche prima di nascere, si dovrà restarne privi perché nessuno può colmare quel vuoto. Si può convivere con questo vuoto attraverso la consapevolezza che si vale molto, e anche di più, proprio perché si è esseri speciali che sentono in profondità. Gli altri spesso non sono in grado di capire e se capiscono sono presi dai loro problemi e non hanno energia in eccesso, ma ognuno di noi può farcela.
    Questa canzone tocca i sentimenti più profondi.
    Un abbraccio
    Nou

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    1. Hai centrato il - dolorosissimo - punto, cara Nou. Ogni volta ce lo si dovrà ripetere, "sei speciale", perché appunto dentro quella percezione non c'è, non è stata sanamente inoculata e radicata. E ormai è impossibile che si consolidi: si dovrà fare ogni volta lo sforzo di ricordarselo finché si è in vita... Ma la conseguenza di questo è quella, meravigliosa, delicatissima, preziosa, che dici tu. Grazie per il tuo commento, che è e mi resterà tanto caro: uno di quelli che ogni tanto torno a rileggere quando mi servono, una riserva di bene a cui attingere. Ti stringo forte, cara Nou :)

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