L'assenza dondola nell'aria come un batacchio di ferro
martella il mio viso martella
ne sono stordito
corro via l'assenza m'insegue
non posso sfuggirle
le gambe si piegano cado
l'assenza non è tempo né strada
l'assenza è un ponte fra noi
più sottile di un capello più affilato di una spada
più sottile di un capello più affilato di una spada
l'assenza è un ponte fra noi
anche quando
di fronte l'uno all'altra i nostri ginocchi si toccano
(Un anno che te ne sei andato, io fatico a ricordarmelo. Certe volte mi sembra di non sentire niente. Nemmeno la tua assenza. Come se tu non fossi mai esistito nella mia vita. Come se non ci fosse differenza, tra oggi e un anno fa. E cerco di recuperare qualcosa di te per dare senso alla mia identità. Di colmare quest'assenza dell'assenza.
Ciao, papà, ovunque tu sia)
Che parole meravigliosamente dense e vere. Versi stupendi.
RispondiEliminaTi sono vicino.
EliminaAGO, quando ho scritto questo post non ero triste.
EliminaIn questo momento sì.
E leggo le tue care parole, e mi scendono come balsamo nel cuore.
Grazie. :)
ti abbraccio, sono con te
RispondiEliminaPat :)
EliminaUn abbraccio grande, donna meravigliosa :)
un abbraccio forte. come al solito mi devo ricordare più spesso di passare di qui <3
RispondiEliminaMarti! Che bello saperti qui. Non preoccuparti di non passare spesso: l'importante è che non ci dimentichiamo l'una dell'altra. Saperti qui, tu e gli altri, è un pensiero che mi dà forza. Grazie :)
EliminaUn abbraccio, non so dire altro.
RispondiEliminaHai detto tutto :)
EliminaMai poesia più intensa è stata scritta e "usata" nel ricordo di un padre. Già quel titolo di Nazim Hikmet è talmente poetico e dolce da cullarti anche nel dolore. E credo e spero sia questo che ti ha accompagnato nel trascrivere la poesia.
RispondiEliminaTu, come sempre, mi leggi nel cuore, Ambra.
EliminaE' una grazia grande per me averti conosciuta. :)))