martedì 27 gennaio 2015

Un cuore vigile

Ciò che non ricordiamo, siamo costretti a ripeterlo.







27 gennaio: Giorno della Memoria.

27 gennaio 1945: apertura dei cancelli del campo di concentramento di Auschwitz ad opera delle truppe russe.

8 commenti:

  1. Vivo è il ricordo della tragedia. Viva è la volontà di non ripetere quei terribili errori.

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  2. Cri, sono appena tornata dalla visita guidata al Memoriale della Shoah nei sotterranei della Stazione Centrale, proprio sotto al binario 21 da cui partivano i carri.
    Ti assicuro che ho provato una nausea violenta come quella provata anni fa ad Auschwitz, davanti a quell'orrore senza fine perpretato da violenti, ma anche da esseri resi amorfi ed indifferenti da un plagio esercitato con sistematicità da menti perverse. Plagio che possiamo vedere e riscontrare ancora oggi, anche se in forma diversa e su altri esseri umani.

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  3. Come ho già scritto da altre parti non sono del tutto convinto che la storia sia maestra di vita. O forse fino ad adesso non lo è stata.

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  4. La storia è anche il dover imparare a non ripetere i drammi del passato.
    Un sorriso per il fine settimana.
    ^__^

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  5. La memoria ...
    C' è quella dello Stato, che NON deve, NON può sottrarsi di richiamare ai suoi cittadini i fasti e i nefasti dei propri e degli altrui accadimenti, festeggiando i primi e compiangendo i secondi con cerimonie che, talvolta, non sfuggono alla retorica trombona o al dejavù stanco e ripetitivo .
    E c' è la Memoria propria, quella che serve a ricordarci che, in ognuno/ognuna di noi c' è il meglio ed il peggio dell' anima umana : per tenere il peggio nel fondo più recesso di noi, non dovremmo stancarci mai di ricordare, di sapere, di conoscere dettagliatamente ogni infamia commessa "dagli altri" ( o da noi stessi ), anche, se non soprattutto, andando a visitare i luoghi dell' orrore, ed in essi osservare attentamente e toccare con mano le strutture superstiti, gli "oggetti" ivi accumulati con feroce pervicacia .... per scoprire amaramente che quelle scarpette, quelle ciocche di capelli, quei brandelli di pelle, quei quadernetti ingialliti, quei nastri spenti nel colore .... erano, e sono, NOSTRI !

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  6. Ristagna qui, il pensiero di @Cristina
    e mi domando "che farà l' amica ???
    Sarà serena, alfìn, quand' è mattina
    o la smarrisce la memoria antica" ???

    Il mondo è crudo ... nè lo scopriàm adesso,
    ora ti pone dolce su di un' onda
    ora nel gorgo buio ti sprofonda ...
    e par svanìr l' approdo ad un dipresso !

    Essì che lei ci manca ... e il suo silenzio
    - così come il tacèr del @Monticiano -
    ci tolgono il profumo dell' assenzio,
    mentre il suo sogno sfuma assai lontano !

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