mercoledì 23 ottobre 2013

Sogno

Non riesco più a leggere i vostri post da più di qualche giorno, e me ne scuso, promettendo che riprenderò il ritmo entro domani. Ho avuto giornate frenetiche, dentro e fuori di me. Sono stata tanto tempo in giro, da sola o in compagnia di esseri umani che hanno reso il tempo trascorso assieme a loro intenso e significativo. E adesso vivo della rendita di quelle percezioni positive.
Che poi, come sempre accade, una ciliegia tira l'altra, e ci prendi gusto, e allora ti cerchi altre situazioni in cui assaporarle, quelle percezioni.
Non perché la vita sia rosea, eh. Anzi. Ma perché anche nella difficoltà se ne coglie la bellezza. Che sta nascosta in ogni piega dell'esistenza, per chi ha imparato a scorgerla e a vederla, e prima ancora a cercarla con desiderio, bramandola.
Sta persino nella preoccupazione per un amico. Che in questo momento sta affrontando una prova difficile.
Io gli ho promesso che avrei pensato a lui, lui sa che lo sto facendo. E che sto postando questo arrangiamento del Sogno di Ratcliff: una delle arie che più mi incantavano da bambina e da ragazza.
Perciò, caro amico, Cri adesso sogna con te, si disperde nell'ipnotica sequenza di queste note, per venire a dimorarti accanto, aleggiarti attorno impalpabile in quest'attimo sospeso. Poi, ripresi i suoi contorni, e tu ripresi i tuoi, ritroverete entrambi la vostra concretezza, e vi incontrerete di nuovo sui percorsi della realtà.
Ma per adesso, sssssst, sogniamo assieme un sogno bello.


8 commenti:

  1. Ma allora se vengo a Roma facciamo un giro anche io e te?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Tutti i giri che vuoi, piccola: ti sfinirò, stanne certa ;)
      :*
      <3

      Elimina
  2. E' bello, bellissimo questo omaggio del sogno fianco a fianco, che hai fatto all'amico. Mi piacerebbe che nel suo letto, lui sapesse queste tue parole e potesse ascoltare queste note dolcissime. Tutto gli darebbero grande conforto e ne sarebbe felice.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. :)
      Ho provato a farglielo ascoltare "prima": non ha voluto.
      Ma stamane l'ho sentito e gli ho confermato il post e la musica.
      Siamo stati felici entrambi :)
      (Ti bacio forte forte, Ambra :) )

      Elimina
  3. È molto bello sognare in due, anche provare gioia in due. Al contrario il dolore è solitario. Almeno per me. Ciao.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Oh, sì: accresce a dismisura l'intensità dell'emozione. Ed è anche vero che il dolore è solitario, inaccessibile. Ti rinchiude quasi in una torre d'avorio. Però se si riesce ad aprirlo e a metterlo in comunicazione col dolore degli altri diventa una delle principali fonti di tenerezza, empatia e armonia con gli altri esseri umani. Almeno per me...
      Ciao, Alberto :)

      Elimina