sabato 15 giugno 2013

Sabato, domenica e venerdì

Sabato

Mentre medito amaramente sui sei-sette tubini taglia 44, compreso quello sghicissimo nero delle foto dell'anno scorso sulla scalinata del Visconti, che ho dovuto accantonare perché mi fanno le sembianze di un insaccato (maledetta pillola, l'avevo detto io che mi faceva 'sto scherzo, avrò messo almeno quattro chili, e mo' per perderli so' cavoli amari!!!) ed eroicamente sopporto il primo giorno di dieta fai-da-te che consiste nel digiunare senza se e senza ma, sento un ronzio da qualche parte e m'accorgo che no, non è la lavatrice, è un elicottero che vigila dall'alto sul Gay Pride. In merito al quale mi viene in mente l'ultimo mio pensiero di donna della strada (intesa nell'accezione di genere femminile di "uomo della strada": uh, che gabbie semantiche queste espressioni stereotipate) sul mio nuovo sindaco, aspramente criticato per non aver presenziato. Soprattutto da Aldo Busi, che si è spinto ad affermare che "allora tanto valeva tenersi Alemanno" perché Marino si sarebbe permesso di dire "resto in famiglia", enunciato di gravissima gravità per la pretesa sottesa infamità che lancerebbe contro i gay contrapponendo "la famiglia" di stampo patriarcale, rassicurante, perbenista, cattofondamentalista, difesa ad oltranza dai family day, agli omosessuali stigmatizzati come nemici della medesima e portatori di istanze che ne minacciano la tenuta nella società. Ora, io lo so che Busi è amante della trasgressione e dello scandalo, che gode a spararle grosse per il gusto di ascoltare la sua voce e adora per raffinatissimo snobismo far parte dello showbiz più trash e cheap al punto di partecipare all'Isola dei Famosi, ma a tutto c'è un limite, persino ai paradossi busiani librati in eccitante precario equilibrio tra il genio e l'idiozia. Il fedifrago sta davvero in famiglia, fuori Roma, come peraltro aveva già dichiarato di voler fare per un paio di giorni dopo l'elezione (visto che poi i due giorni coincidevano pure col sabato e la domenica), per ripigliare fiato prima di cimentarsi nella composizione della Giunta, dunque l'espressione "resto in famiglia" null'altro significa che quello che esprime pianamente, e vorrei vedere pure che Marino l'avesse intesa caricare d'altri significati in un voltafaccia subitaneo e completo a un giorno solo dalle elezioni, fregandosi le mani sardonico manco fosse Dottor Jeckyll e Mr Hyde o la Strega di Hansel e Gretel o Cattivik (eccheccazzo d'omo sarebbe, il Genio del Male? E allora adesso che dobbiamo aspettarci, i raduni nazi anche noi a Fori Imperiali? Ecco perché voleva pedonalizzarli, il malvagio!!!). Inoltre al Gay Pride ha presenziato in nome del Campidoglio l'appena eletto Luigi Nieri di SeL, già amministratore regionale, persona stimatissima che chiunque abbia un minimo di cognizione della politica romana conosce e rispetta; e Imma Battaglia, che del Gay Pride è stata più volte organizzatrice, si è candidata per il Consiglio comunale pure lei nelle fila di SeL, dunque correndo per Marino (che non credo non ne sapesse nulla...), risultando, in prima battuta, la prima dei non eletti, e poi ottenendo un seggio in Campidoglio per la proclamata non eleggibilità del suo compagno di partito Andrea "Tarzan" Alzetta, il famosissimo paladino delle lotte per la casa. Dire che tanto valeva tenersi Alemanno è una bestialità, non solo in assoluto, ma anche, dunque, nello specifico. Perché, cos'è più importante, una comparsata propagandistica ad una manifestazione o i fatti? Ecco, giudichiamo i fatti: quelli sin qui avvenuti - le intolleranze, gli episodi di violenza, l'accresciuta insicurezza e il moltiplicarsi degli ostacoli ad una normale e civile vita quotidiana per i gay in questi ultimi cinque anni, che non potevano certo esser cancellati e nemmeno bilanciati da un'affacciata del sindaco strabico fascista in un paio di occasioni al Gay Village, e quelli che verranno, se verranno, come verranno. Solo allora si potrà a buon diritto decidere chi è meglio di chi, e se l'uno vale l'altro. E dopo questo pretendo pane per la mia fame di "ordinaria amministrazione" nel senso migliore del termine; il che, tradotto, significa la speranza di non dover mai più interessarmi di Marino per almeno i prossimi tre mesi...

Domenica

Non pervenuta (spero).


Venerdì

Dopo appena (sic!) due mesi, l'ex amica di cui parla questo post si è accorta che l'ho cancellata da FaceBook, e ha cominciato a bombardarmi: prima una mail, poi un messaggio privato, poi un SMS di cui  conosco solo l'incipit: "oggi passo da Roma, vorrei vederti" (e rivendico il diritto di esser vigliacca e di aver cancellato tutto, mail, messaggio privato ed SMS, senza rispondere e senza leggere niente di quello che contenevano. Tanto cosa avrei potuto replicare? Un bel tacer non fu mai scritto, dice il proverbio, e io approvo e mi adeguo.)
Non faccio in tempo a respingere l'assalto che ne inizia un altro: SMS della mia ex terapeuta che mi chiede come sto, se mi sono ripresa dalla morte di mio padre, che mi pensa sempre, che mi vuole bene etcetcetc. Io, arrancante a ostinato passo di marcia su per Via Bissolati, ripetendomi "undué, undué" per mantenere la cadenza che spero giovi all'erosione del percepitissimo sfregamento del sommo del mio interno cosce, leggo basita. Poi a casa mi faccio coraggio e a questa, sì, a questa rispondo. Undici anni di confidenze, dopotutto, meritano almeno l'onore delle armi. Lei mi ri-risponde. Io rispondo salutando per tagliare. Lei ri-ri-risponde, e io smetto di leggere, abbattuta.
Queste due tizie sono tutte e due psicologhe, e tutte e due invaghite di me. Vado forte con la categoria, wow.
E allora mentalmente rivolgo una prece al mio maestro jedi, il mio Vincent Price dai luciferini occhi cerulei (quando gliel'ho detto, un paio di sedute fa, che non riesco a guardarlo in faccia perché mi mette in soggezione, con quegli occhi da Vincent Price, mi ha risposto saltandomi quasi addosso: perché, cos'hai contro Vincent Price?): Edo, ma perché devono corteggiarmi solo donne psicologhe? Visto che vado forte coi terapeuti, e visto che ora sei tu il mio terapeuta, non si potrebbe, per la proprietà transitiva, avere un messaggino amoroso da te? No? Che ti costa?
Per ora nessun segno di riscontro, azz.



8 commenti:

  1. Venerdì
    Da te fastidiosi episodi non provocati oppure desiderati diventano temi di fondo per un post ricco, inconsueto, elaborato,fantasioso, splendido, eccentrico, stravagante, suggestivo e bello come pochi.

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    1. Oh, Ambra, che cose care scrivi :)
      Sono commossa. Spero di fare lo stesso effetto anche ad Edoardo :D :D :D
      :*

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  2. Se Sabata e Venerdi so' andati così credo proprio che domenica sarà stata e sarà migliore sotto tutti i punti di vista.

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  3. Scrivendo qui da te, donna, m'è sorto spontaneo far diventare femmina il sabato.

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  4. E adesso la domenica sarà pervenuta dopo la vagonata di cose del sabato e venerdì. Ciao.

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    1. Non solo è pervenuta lei, sta finendo di pervenire anche un riposante lunedì ;)
      Ciao, Alberto, e grazie delle tue visite :)

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