giovedì 12 dicembre 2013

Viva l'Italia

Ancora per poco è 12 dicembre.
Come quarantaquattro anni fa.
Tremendamente evocati nell'odore della madeleine avvelenata di questi giorni di inquietudini e tumulti.

(mi ricordo quella sera d'estate di più di dieci anni fa, quando, noi girotondini assiedianti Montecitorio per protestare contro l'approvazione della Cirami, o della Cirielli, o del legittimo sospetto, non mi sovviene più, riuscimmo a convincere gli allora DS, Margherita e Rifondazione Comunista ad abbandonare l'aula durante la votazione, per stigmatizzare il vulnus inferto al Parlamento con questa indegnità. L'allora capogruppo di Rifondazione venne giù a parlare in mezzo a noi, emozionato e commosso, e fece a braccio un discorso che ci toccò nel cuore e ci rinfrancò. Era Nichi Vendola. E mentre scendevano le luci della sera, negli ultimi fuochi rosei di un meraviglioso tramonto romano di metà luglio, noi accogliemmo i nostri rappresentanti che alla spicciolata lasciavano il palazzo per tornare in mezzo al loro popolo. Qualcuno aveva portato della musica: e dalla piazza che faceva da teatro a questa scena da cinematografo si levò leggera la voce di De Gregori che cantava questa canzone. Sembrava di stare in un sogno di un film di Fellini)


Viva l'Italia
l'Italia liberata 
l'Italia del valzer, l'Italia del caffè. 
L'Italia derubata e colpita al cuore, 
viva l'Italia, l'Italia che non muore.

Viva l'Italia
presa a tradimento 
l'Italia assassinata dai giornali e dal cemento, 
l'Italia con gli occhi asciutti nella notte scura, 
viva l'Italia, l'Italia che non ha paura. 

Viva l'Italia
l'Italia che è in mezzo al mare, 
l'Italia dimenticata e l'Italia da dimenticare, 
l'Italia metà giardino e metà galera, 
viva l'Italia, l'Italia tutta intera.

Viva l'Italia
l'Italia che lavora, 
l'Italia che si dispera, l'Italia che si innamora, 
l'Italia metà dovere e metà fortuna, 
viva l'Italia, l'Italia sulla luna.

Viva l'Italia
l'Italia del 12 dicembre 
l'Italia con le bandiere
l'Italia nuda come sempre 
l'Italia con gli occhi aperti nella notte triste, 
viva l'Italia,

l'Italia che resiste 

8 commenti:

  1. Anche tu una girotondina? Non l'avrei mai pensato.
    Ricordo un girotondo attorno il Palazzaccio alla qale partecipai unitamente a Massimo e alla sua famiglia dove c'era anche Nanni Moretti.

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    1. Davvero, Aldo, che sorpresona, neh? ;) :D
      Ecco, io solo quello del Palazzaccio ho saltato. Mannaggia, vi avrei conosciuti già allora: Nanni Moretti l'ho recuperato poco dopo, per voi ho dovuto aspettare un sacco di più!

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  2. La Cri è una che non si lamenta e basta. Lei agisce per il bene, che sia in piazza o attraverso le parole di questo blog.
    Grazie cara Cri

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    1. Eh, AGO, sono anche avvantaggiata: sono nata a due passi dai palazzi del potere, viene spontaneo andare a dargli un'occhiatina da vicino... In quella stagione, poi, mi ero proprio innamorata della partecipazione. Mi intenerisco, se ripenso a quella me stessa entusiasta, buffa, e mi ripenso con un sorriso e un po' di struggimento :)))
      (Caro AGO, so che un giorno ci incontreremo. Lo so perché ci ho un abbraccio qui da parte che ti aspetta :) )

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  3. La vita è bella, se si possono vivere questi momenti. Di partecipazione e di entusiasmo. E se si possono raccontare agli altri con la capacità di trasmettere (agli altri) la stessa partecipazione e lo stesso entusiasmo.

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    1. Ah, cara Ambra, è talmente bello quello che mi scrivi che ti aggiungo un dettaglio dell'aneddoto (che magari leggerai dopo le Feste: non importa, tanto resta scritto qua): l'idea di accogliere i deputati uscenti dal palazzo con la melodia di De Gregori non fu improvvisata, era stata concordata dal presidio prima, mentre si svolgevano trattative tra noi e Paolo Cento e Rosi Bindi che faceva la spola tra noi fuori e i deputati dentro e intanto cercava di convincere Vendola e al contempo spiegarci perché era importantissimo coinvolgere anche Rifondazione nella protesta ("altrimenti domani i giornali titoleranno "si spacca di nuovo il centro sinistra" anziché "i deputati dell'opposizione in massa escono dall'aula durante l'approvazione della...; e state sicuri che se fosse per me io me andrei prima di subito"). Però poi, quando ormai i giochi erano fatti, mentre noi soddisfatti aspettavamo l'uscita annunciata, qualcuno pensò di regalarsi, e regalarci, un interludio musicale più sentimentale, facendo partire una canzone che era nello stesso CD, sempre di De Gregori: l'immortale La donna cannone. Indovina un po' quale fu la mia reazione, quando ascoltai salire verso il cielo le prime note dell'introduzione? :D

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  4. Pianto, pianto e ancora pianto. Che tenerezza. Qua e là bazzico ancora per il web, il problema è che essendosi aggiunti anche i preparativi per Natale (acquisti, spesa, ricerca cose in cantina, piatti da preparare e mettere in freezer più, non si capisce perché, contagio ed eccitazione da questa festa che pure odio e per finire amici da consolare) dicevo che non posso essere assidua come sempre. Ma ti pare che potrei ignorare l'amica virtuale più cara per tutto il tempo delle feste? Neanche a pensarci. Un caldo caldo caldissimo abbraccio.

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    1. Anch'io latito ultimamente: faccio proprio fatica ad accendere il pc. Sto leggendo tantissimo, sono andata un po' in letargo, come l'orsa che mi piace pensare di essere. Ma di voi mi ricordo sempre: di te, mi ricordo sempre. Ti penso nei luoghi dove so ora pensarti, sorridendo, con grande dolcezza e nostalgia, e ti abbraccio con grandissimo affetto :)
      :***

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