Se hai ragione, come senti d'aver ragione, nel non tollerare di dover rinunciare ad avere opinioni variegate sulle questioni del mondo in favore di una pretesa fedeltà ad un pacchetto all inclusive, allora ne consegue, acciocché questa ragione non sia inficiata in atti da te medesima, che devi a tua volta adoprare questo identico criterio nel rapportarti con le persone che ti stanno intorno, consentendo loro di esser variamente in accordo e disaccordo con te restando con te in proficua e felice relazione, e non invece provare simpatia per loro quando la pensano come te e antipatia quando la pensano all'opposto, cara Cri, non ti pare?
Mi pare, mi pare, altrimenti si è talebani.
RispondiEliminaCioè si è come certi di quelli di cui non sopporto i comportamenti :D
Elimina(Ciao, Alberto, che bello averti qui)
Il ragionamento non fa una piega. :)
RispondiEliminaHo imparato proprio a stirare bene, Lisa :D
EliminaEccolo un ottimo suggerimento. vorrei provare anch'io a pormi una domanda. Meglio, già che ci sono almeno due o tre. Chissà come mi rispondo.
RispondiEliminaAhah! Mitico!
EliminaAldo, Mitico (come giustamente ti apostrofa Malatopianist) Aldo, mi pareva che tu già non ti risparmiassi nel portele, più e più domande...
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RispondiEliminaI tuoi post, Cri, mi strappano spesso dei sorrisi, non per il loro contenuto, ma per la unica e divertente struttura della frase. E mi mettono di buonumore o, se vuoi, di umore buono.
RispondiEliminaMa perché? Non è oltremodo umano avere antipatia e viceversa simpatia a seconda che l'interlocutore che ti sta di fronte ti arruffi le penne oppure che te le accarezzi?
P.S. - Ho cancellato perché al solito le dita mi si attorcigliano sui tasti e nonostante la rilettura, gli strafalcioni (che mi sono insopportabili) permangono. Riscritto ora in modo corretto (spero).
Riconosco anche mia la tua intolleranza agli strafalcioni (propri più ancora che altrui, proprio perché non ci appartiene la strafalcionaggine, non ci riconosciamo in essa) :D
EliminaE' sì oltremodo umano avere antipatia o simpatia, quale spontaneo moto del cuore, verso chi ci parla affermando qualcosa che ci tocca "il pelo", arruffandocelo o accarezzandocelo. Io poi sono estremamente sensibile alle toccate di pelo: carezzine appena accennate, fatte da certe persone, sono state funestamente artefici di veri e propri colpi di fulmine :D
Il problema è quando, oltre all'emozione del momento, hic et nunc, subentra il giudizio. E' giusto arrendersi all'idea che una persona con cui abbiamo idee diverse e quasi opposte in parecchi importanti ambiti della vita non faccia per noi: ma che qualsiasi persona che io considero più o meno strettamente amica mi "caschi di collo" l'unica volta, o le poche volte, che non la pensa come me su qualcosa, beh, questo credo sia un modo di reagire infantile alle contrarietà. E' difficile per me trovare il giusto mezzo, perché, come dice Edo, "tu, Cri, soffri un dissidio cuore-cervello: col cervello disprezzi la gente, col cuore non puoi fare a meno di amarla". Perciò credo che forse dovrei, per ricomporre il dissidio, mettere meno passione in ambedue le azioni: meno accanimento nel disprezzare chi esprime un'opinione che non condivido, meno devozione nell'amare chi invece (magari la stessa persona in una circostanza diversa, eh!), affermando un suo pensiero che coincide col mio, istantaneamente mi fa sentire la sua anima vicina alla mia. Come ho scritto tanto tempo fa, le volte in cui ho sentito una tale perfetta consonanza di vedute con una persona da farmi dire "siamo anime gemelle" o giù di lì, sono state le volte in cui mi sono bruciata le penne, perché se si è tanto simili si è simili anche nelle debolezze e nei difetti ;) :D
(Senza contare le volte che qualcuno ci appare "simile" più per proiezioni e transfert che per reale capacità di vedere la persona e i suoi contorni: il che, oltre ad essere nocivo, è una forma di non rispetto di se stessi e dell'altro... Ah, com'è difficile diventare grandi, Ambra mia :D )
EliminaIl tuo vocabolario e troppo forbito per la mia insonnia.
RispondiEliminaOh, cara, cara Bionda! Spero che adesso, ovunque ti trovi, la tua insonnia sia stata sconfitta, oppure ingentilita da momenti bellissimi e felici.
EliminaE' di nuovo il primo agosto: buon compleanno, piccola. Mi manchi tanto. Mi mancate, tanto.
<3
hai perfettamente ragione
RispondiEliminaEcco, Pat, e ora, per quanto affermato sopra, dovrei preoccuparmi... :D
EliminaA me-mi-pare sì. Anche se umanamente è pure comprensibile il contrario. Stiamo in ascolto, insomma, e non partiamo subito in quarta a giudicare e distribuir mazzate.
RispondiEliminaBravissima Sandra, che hai colto perfettamente quello che volevo esprimere e hai saputo riassumere il concetto in maniera eccellente e assai più calzante di come ho tentato di far io!
EliminaPremetto che alle volte mi è capitato, e forse capita ancora, che fra due pareri esprimibili, adotti quello che va contro il mio interlocutore solo perché in tal modo si può accendere una discussione... Mi accorgo, in ognuna di quelle volte, di risultare abbastanza antipatico. Ad ogni modo, è una domanda che mi sono sempre posto anch'io. Ora tento di non essere ottuso e ascoltare anche l'altra parte. Cerco di cambiare addirittura il mio tono della voce in modo tale da convincere l'altro di voler esaminare le sue proposte e di poter in caso cambiare anche idea. È un passaggio obbligato, temo.
RispondiEliminaGrazie della bella riflessione e della condivisione della tua esperienza :)
EliminaSì, è un passaggio obbligato, per "bastian contrari" come sono io e come, a quanto mi par di capire da quello che scrivi, tendenzialmente sei anche tu (anche se secondo me esserlo è segno di "ottusità" ma anche di estrema acutezza assieme! Oltretutto perché, a me pare, questo spontaneo adottare sempre il punto di vista opposto non è strumentale, ma nasce proprio da un'inclinazione al "pensiero debole", ossia l'opposto del cieco fanatismo talebano di chi sente di avere le certezze in tasca ;) )