domenica 22 aprile 2012

La terra desolata

Domani torno al lavoro e non so come farò.

Mio figlio è fuori, è andato a stringersi ai suoi compagni di classe perché uno di loro si è ucciso con un colpo di pistola in testa, e non so quando tornerà.

La mia anima è un ammasso di rovine ancora fumanti.

Ed io sto qui, in mezzo ad un deserto di vuoto, impermeabile, indifferente silenzio.

9 commenti:

  1. Mio Dio Cri, è veramente terribile... Ogni parola mi sembra banale e superflua. Anch'io ho un figlio e capisco come ci si può sentire ad una notizia del genere. So che quello che ti posso offrire è poco, ma ti sono vicina davvero con il cuore. Spero inoltre che tuo figlio torni presto, stare vicini sicuramente sarà di conforto per entrambi.

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    1. Grazie, Vania
      Matteo è tornato da un po', riportato a casa dal loro professore di filosofia... Si sono visti tutti insieme, compagni e professore, per cercare di farsi coraggio e forza gli uni gli altri.
      Sì, è terribile, è qualcosa contro natura, un ragazzo di diciott'anni che prende la pistola del padre custodita in cassaforte, la carica, la punta alla testa e fa fuoco, come se volesse sfidare la sua mano a premere il grilletto, e vincesse atrocemente la sfida. Perché sono sicura che, se non ci fosse stata una pistola a casa, se avesse dovuto buttarsi dal balcone o tagliarsi le vene per uccidersi, non l'avrebbe fatto. E anche se aveva problemi - più o meno gravi, i problemi che hanno tanti adolescenti o giovani adulti - mio figlio e gli altri continuano a domandarsi disperati "perché?" "perché l'ha fatto, e noi non ci siamo accorti che era arrivato fino a quel punto?"
      Credo che non dormiremo, stanotte.

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  2. Mi permetto di dire che non esiste un "perché" di qualsiasi tipo - a quell'età - di togliersi la vita che è preziosa.
    Conforta tuo figlio con parole serene, prive di drammaticità ma affettuose, rassicurandolo sul fatto che per ogni suo bisogno di comprensione e condivisione ci sei tu, tuo marito e sua sorella.

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    1. Condivido pienamente sul "non ci sono perchè"... ma aggiungo " a qualsiasi età"...

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    2. E' vero, Linda, non ci sono perché a qualsiasi età. Ma ha ragione Aldo, a maggior ragione non c'è perché a diciott'anni. (Ci sto provando, Aldo...)

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  3. Penso Tu sia tornata dal lavoro, @Cri ... con ancora quel macigno sul cuore ... e che dirti, ora ?
    Soltanto : ESSI TE STESSA, ESSILO SEMPRE ... SOLO "CON UN PO' MENO TRASPORTO, MA POCO PERO' ... " !
    Lascia che i cialtroni, nel lavoro e fuori, continuino ad adornarsi di orpelli lecchinati e fondi di bottiglia mascherati da brillanti : per loro, sarà sempre più arduo affacciarsi sull' orrido della loro vigliaccheria priva di luce, su quel cuore ingeneroso che gli batte in petto ...
    Per te, al contrario, affacciarti in te stessa è - e sarà sempre - un ritrovare, ancorchè sofferti, bagliori di vivida luce propria mai spenta .
    Noi @Cri, i tuoi amici orgogliosi di esserlo, pur lontani la vediamo .... quella tua luce brillare come le stelle di una pacata notte d' estate, e la cerchiamo, la inseguiamo per illuminarci la strada ... non di rado la sogniamo .
    La vita, per tutti, è amarissima e su di essa incombe, senza illusioni, un buio cupo insopportabile, anche per un Ragazzo di soli 18 anni ...
    Fai per te, amica mia, e per chi giovanissimo ti sta nel cuore ... che quella tua luce, pur fioca a volte, non si spenga mai, nè che altri la spengano te soccombente !
    Ti abbraccio ... altro, se non sentirti appassionatamente amica e sorella, non ho !
    @Bruno ...

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    1. Bruno, mi lasci senza parole. Senza parole.
      Sei un propulsore potentissimo di energia positiva.
      Spero di diventare come te.
      Grazie.

      (Per la cronaca: sono andata al lavoro, ieri - oggi sono stata ad accompagnare il nostro anziano malato di casa all'ennesima visita di controllo - e mi sono dovuta sorbire quadri da sceneggiata napoletana, col capo che prima incontrandomi è arrossito, poi mi ha ricevuto con distacco, al vedermi così distante e altera mi ha minacciata, rendendosi conto che non ero impressionabile mi è venuto dietro fino in stanza come un cagnolino e per due ore mi ha intortato di giustificazioni, blandito, implorato, per uscirsene alla fine che da tre giorni non dormiva per pensare a me (sic!) e che dopo un adeguato periodo di prova piglierà anche in considerazione l'idea di spostarmi dove meglio mi aggraderà... Figurati. Però faccio per dire che alla gente che mi fa del male io non do agio di sentirsi a posto con la coscienza)

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