Come cambia le cose
la luce della luna
come cambia i colori qui
la luce della luna
come ci rende solitari e ci tocca
come ci impastano la bocca
queste piste di polvere
per vent'anni o per cento
e come cambia poco una sola voce
nel coro del vento
ci si inginocchia su questo
sagrato immenso
dell'altipiano barocco d'oriente
per orizzonte stelle basse
per orizzonte stelle basse
oppure niente.
E non è rosa che cerchiamo non è rosa
e non è rosa o denaro, non è rosa
e non è amore o fortuna
non è amore
che la fortuna è appesa al cielo
e non è amore
Chi si guarda nel cuore
sa bene quello che vuole
e prende quello che c'è
Ha ben piccole foglie
ha ben piccole foglie
ha ben piccole foglie
la pianta del tè
"...e prende qello che c'è...".
RispondiEliminaQueste parole di Ivano Fossati, cantante, musicista e poeta io penso che occorra tenerle sempre in mente.
Evitare in questo modo che l'amore diventi dolore a volte non soltanto fisico.
Non riesco ad esprimermi con più efficacia però spero che sia chiaro il concetto.
Il concetto è chiarissimo, Aldo, anche perché è esattamente quello il senso che colgo nella canzone, che da tanto tempo è una delle mie preferite di Fossati.
EliminaHa ben piccole foglie la pianta del tè... :)
Una canzone come poesia di un compositore inquieto che riesce a cogliere il senso delle cose.
RispondiEliminaE' quello che mi stupisce di Fossati, il fatto che umanamente sia dipinto come un personaggio discutibile e invece sia capace di tanta profondità e sensibilità. Però, davvero, i suoi testi sono arte, poesia. E anche la sua voce, roca e vellutata, è niente male.
EliminaUna canzone bellissima questa di @Ivano, @Cri ... forse la sua migliore in assoluto ! Mi ricordo che al 'flauto a canne', suonato alla maniera antica, c' era @Herrera .... un altro grande della musica andina che @Fossati volle con sè per riprodurre quel suono d' altipiani !
EliminaChe bello, @Cri, riascoltare proprio qui da te, questa musica e queste parole che, come dice il nostro @Aldo, sono pura poesia !
Grazie ...
@Bruno
Non saprei affermare se è la migliore in assoluto, caro Bruno; amo molto Fossati, e a seconda del mio stato d'animo prediligo ora una, ora un'altra delle sue creazioni poetiche ;)
EliminaQuesta però, sicuramente, sta al vertice, concordo. Per originalità, profondità di sentire, suggestività. La versione che prediligo è quella, formidabile, del concerto di Cremona del 1993. Quando la ascolto in cuffia esco letteralmente dal corpo e vengo trasportata in un altro mondo...