venerdì 4 maggio 2012

Mignon è partita

Rivisto oggi dopo anni, avendo perso la videocassetta nell'ultimo trasloco di casa, nel lontano 1999.

Della Archibugi, sceneggiatrice e regista di valore, particolarmente versata nella direzione di ragazzini, è notevole anche Il grande cocomero. Però questo c'ha una delicatezza intima e pregevole, una rara combinazione di freschezza e malinconia, una scombinata soavità tutta sua.

Esistono poi donne sciroccate che per motivi intimi ed intrinsecamente assurdi arrivano ad immedesimarsi nel personaggio di un quattordicenne sentimentale e ipersensibile. Ma questa è un'altra storia.


4 commenti:

  1. Ciao .... @Cri !
    Che dirti di questo bel film a me assai caro ...
    di questo film così attento ai malesseri dell' adolescenza ???
    Se mi scusi la lunghezza, ti accludo qui un mio commento al film che inviai lo scorso anno ad una Blogger mia amica, anche lei innamorata di questa tenera e inusuale storia cinematografica :-))

    "In "Mignon è partita", tutto ruota intorno a tre personaggi 12/15 enni : la stessa Mignon, bellissima tredicenne 'francese' con famiglia sfasciata alle spalle, che va a stare con la Zia ( una Sandrelli ancora affascinante, con famiglia numerosa, marito 'immemore' e cognato innamorato di lei, ricambiato dalla donna ... ma 'con romantico pudore' ), un dodicenne cuginetto ( uno dei figli della Sandrelli ) che si innamora 'a prima vista' della affascinante cuginetta di uno/due anni più grande di lui, e un quindicenne scafato, un poco bullo, che si atteggia a duro, ma che è il più fragile dei tre . Questo ragazzo 'bulletto' che sembra un gattaccio randagio, si mette a corteggiare Mignon per portarsela a letto, ma pur riuscendoci, finirà per innamorarsi accoratamente della adolescente, ed uscirà distrutto dalla definitiva partenza di lei per la Francia .
    Il cuginetto, che idolatra il ragazzaccio per la sua disinvoltura, si accorge che i due si cercano e si amano, ne soffre terribilmente, ma con quel dolore acuto della prima delusione d' amore della sua vita, lui uscirà 'dalla linea d' ombra' della sua adolescenza per farsi adulto, grazie anche alla sua vecchia Professoressa di scuola che l' adora e lo sprona a continuare i suoi studi ( trascurati prima per il suo malessere d' amore ), standogli vicino - con struggente affetto - perfino dal suo letto di morte !
    C' è un pezzo, in cui i due ragazzetti stanno per andar fuori ad una festa . Mentre suo figlio si sta preparando febbrilmente, la Sandrelli si avvicina maternamente al ragazzaccio più grande e gli dice : << Ahè, Tu sei grande e mi puoi capire, eh ? Mi raccomando, non 'fate tardi' !!! >> ...
    Al che, il ragazzaccio scafato la guarda con espressione angelica, e le risponde :
    << None Signò, er tardi mica lo famjo noi ... 'r guaio è che se fà dda solo e s' arippresenta da noi ammascherato da 'presto' >> !!!
    Un Film bellissimo, indimenticabile, con una Roma notturna fuori da ogni schema, una Roma magica ... in cui si muovono tanti piccoli e grandi Attori bravissimi ... Basti pensare che, nei panni della vecchia Professoressa, recita la grande Attrice francese @Micheline Presle, che più di quaranta anni prima aveva interpretato,
    accanto al mitico ( ed inarrivabile ) @Gerard Philipe, il capolavoro di @Autant-Lara "Le diable au corps" .
    A parte l' ottimo "Il grande cocomero", che credo sia la prima opera della @Archibugi, stimo il suo "Mignon è partita" come il più bel Film italiano, insieme all' indimenticabile
    "Pane e tulipani" di Soldini, degli ultimi venti anni !
    "Mignon è partita", cresce ogni volta che lo si riveda, ci commuove fino alle lacrime, è cinema purissimo che diventa vita straziante, come lo è sempre, per tutti, 'la pènombre que nous avons traversèe' nella memoria di ogni generazione !
    Lo consiglio vivamente a chiunque non l' avesse visto, ed ancora più insistentemente lo consiglio a chi l' avesse già visto .... poichè il film - esattamente come l' esistenza - non cessa mai di rivelare aspetti che, precedentemente, non si erano colti, ogni volta stupefacendo, con la sola arma della poesia, chi si metta a guardarlo e/o a riviverlo !" ....
    Questo, @Cri, era il mio commento nel blog della mia Amica ... e non ti nascondo che, riparlarne, mi emoziona ancora !
    @Bruno

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    1. Bruno, non ho da scusarti niente, la tua presenza arricchisce sempre ogni volta questo mio spazietto in maniera incredibile :)

      Comprendo l'emozione e la condivido. Per me è anche ulteriormente complicata dalle sfaccettature di ambivalenza nel mio riconoscermi allo stesso tempo nella figura di Giorgio e in quella della madre svagata, ancora adolescente anch'essa, alle soglie di una maturità che non lascia scampo, e per questo costretta ad una forma di isolamento che la rende disattenta ai casini emotivi dei figli, ma al contempo profondamente materna, dolce, capace di improvvise sintonie e complicità che vanno al di là delle apparenze. Poi, vabbé, sarà che mi piace immedesimarmi nella Sandrelli probabilmente anche per motivi estetici...

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  2. Ciao, scusa l'intrusione. Io l'ho potuto rivedere su La7 l'anno scorso credo, all'interno del programma "La valigia dei sogni" il quale racconta di retroscena e aneddoti accaduti sui luoghi dove è stato girato il film. La prima volta che l'ho visto non ho potuto fare a meno di rivedermi nella figura del cuginetto timido ed innamorato sofferente per la sua prima delusione d'amore.

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    1. Figurati, Veneris. Nessuna intrusione, sei il benvenuto... Oltretutto ti presenti in modo davvero accattivante :D

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