sabato 2 giugno 2012

All's well that ends well

(Accostamenti blasfemi. Speriamo che Umberto Eco non legga mai)

Più rileggo questo elenco più mi convinco che esso è effetto del caso e non contiene alcun messaggio. Ma queste pagine incomplete mi hanno accompagnato per tutta la vita che da allora mi è restata da vivere, le ho spesso consultate come un oracolo, e ho quasi l'impressione che quanto ho scritto su questi fogli, che tu ora leggerai, ignoto lettore, altro non sia che un centone, un carme a figura, un immenso acrostico che non dice e non ripete altro che ciò che quei frammenti mi hanno suggerito, né so più se io abbia sinora parlato di essi o essi abbiano parlato per bocca mia. Ma quale delle due venture si sia data, più recito a me stesso la storia che ne è sortita, meno riesco a capire se in essa vi sia una trama che vada al di là della sequenza naturale degli eventi e dei tempi che li connettono. Ed è cosa dura per questo vecchio monaco, alle soglie della morte, non sapere se la lettera che ha scritto contenga un qualche senso nascosto, e se più d'uno, o molti, o nessuno.
Ma questa mia inabilità a vedere è forse effetto dell'ombra che la grande tenebra che si avvicina sta gettando sul mondo incanutito.
Est ubi gloria nunc Babylonia? Dove sono le nevi di un tempo? La terra danza la danza di Macabré, mi sembra a tratti che il Danubio sia percorso da battelli carichi di folli che vanno verso un luogo oscuro.
Non mi rimane che tacere. O quam salubre, quam iucundum et suave est sedere in solitudine et tacere et loqui cum Deo! Tra poco mi ricongiungerò col mio principio, e non credo più che sia il Dio di gloria di cui mi avevano parlato gli abati del mio ordine, o di gioia, come credevano i minoriti di allora, forse neppure di pietà. Gott ist ein lauter Nichts, ihn ruhrt kein Nun noch Hier... Mi inoltrerò presto in questo deserto amplissimo, perfettamente piano e incommensurabile, in cui il cuore veramente pio soccombe beato. Sprofonderò nella tenebra divina, in un silenzio muto e in una unione ineffabile, e in questo sprofondarsi andrà perduta ogni eguaglianza e ogni disuguaglianza, e in quell'abisso il mio spirito perderà se stesso, e non conoscerà né l'uguale né il disuguale, né altro; e saranno dimenticate tutte le differenze, sarò nel fondamento semplice, nel deserto silenzioso dove mai si vide diversità, nell'intimo dove nessuno si trova nel proprio luogo. Cadrò nella divinità silenziosa e disabitata, dove non c'è opera né immagine.


Fa freddo nello scriptorium, il pollice mi duole. Lascio questa scrittura, non so per chi, non so più intorno a che cosa: stat rosa pristina nomine, nomina nuda tenemus.

4 commenti:

  1. :O. Ed io che scrivo post sulla merda e sul piscio.

    Meraviglia.

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    1. E vabbé, questo è Umberto Eco, nel suo romanzo più famoso, più avvincente, più affascinante e più divertente. Se non l'hai letto te lo consiglio (ma tu che fai,o giovane spinoso genietto, perso nei meandri del web in un sabato festivo? Non vai anche tu a sfrenarti insieme al volgo? Me pari me :) )
      (Umberto Eco, da buon semiologo e filosofo contemporaneo nonché esperto medievalista, amerebbe gli scritti sulla merda e sul piscio. A loro sono dedicati, si potrebbe dire, interi capitoli già nel libro che ho testé citato; e sicuramente sono temi assai cario alla poetica moderna e contemporanea: per fare un nome su tutti, a Bataille, antropologo e letterato di grande fama, teorizzatore del rovesciamento sacro/profano, e il suo pensiero sulla trasgressione, sull'omogeneo/eterogeneo, sull'erotismo e la scatologia...)

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  2. -Forse, senza l'aiuto del traduttore, sono riuscito a capire il titolo di questo post "tutto è bene quel che finisce bene"
    -Mi piacerebbe sapere il nome dello strumento musicale elettronico(?)che ho sentito durante il video.
    - Credo che Angelo Badalamenti c'entri qualcosa con tre film che ho visto abbastanza recentemente: Una lunga domenica di passioni, Il prescelto e Mullholland Drive.
    -La serie televisiva (?) Twin Peaks non l'ho mai vista.
    -Il nome della rosa di Ummberto Eco l'ho letto.

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    1. :D
      Che Badalamenti avesse composto anche la colonna sonora di Mulholland Drive ero certa, dato che collabora sempre con Lynch; per gli altri due titoli ho dovuto googlare e sì, ovviamente hai ragione!
      Che avessi letto Il nome della rosa non lo mettevo in dubbio. Soprattutto dopo aver saputo che per dieci anni hai letto un botto di libri...
      Cavoli, però non puoi NON aver visto Twin Peaks! Devi rimediare subito. Non so se si trova con un Torrent (si dice così?), ma io fossi in te la serie la cercherei. Perlomeno la prima e la prima metà della seconda (fino a dove si svela il mistero della morte di Laura Palmer, dopo ci sono puntate sicuramente evitabili). E' suggestiva, ipnotica, inquietante, straordinaria. Sono sicura che ti piacerebbe tantissimo!

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