Passo di qua, lascio una traccia.
E due pensieri, due riflessioni che il fresco e l'ora notturna e il silenzio aiutano a stimolare.
Una, che - per una come me, che dà così tanta importanza ai segni - l'aver scoperto che una certa libreria ha cambiato nome e gestione è cosa degna di nota, simbolo pregno di significato, sigillo della chiusura di un'epoca della vita.
Due, che il dato critico nel confidarsi con le persone sta nell'interpretazione che ciascuno darà dell'evento che stai raccontando. Non oggettiva, ma, almeno nel novantanove per cento dei casi, ovviamente influenzata, falsata, dalla prospettiva di ognuno di questi ciascuno. Che non staranno valutando obiettivamente la tua, di situazione, ma leggendo nella tua la loro. Elargendoti pertanto consigli che non riguardano la tua vita, ma derivano dalla loro, di vita: dalla necessità di preservare le loro speranze, le loro paure, le loro illusioni, le loro convinzioni.
Insomma, è impresa ardua trovare uno che sappia davvero mettersi nei panni degli altri.
Per il resto niente, sono in vacanza, e il mio cervello e - novità assoluta e rimarchevole - il mio cuore lo sono con me. A presto.
Spero di aver capito bene il pensiero "due": è possibile che sia anche "impresa ardua trovare UNA che sappia davvero mettersi nei panni degli altri" specie se è uomo?
RispondiEliminaCondivido pienamente il tuo secondo pensiero, ciao e buona giornata
RispondiEliminaCredo che per mettersi nei panni altrui sia andare oltre i nostri limiti e bisogni e dipende anche dalle esperienze che fin qui abbiamo fatto. Un proverbio pellerossa dice che non si può comprendere veramente un'altra persona se non si cammina con i suoi mocassini. Io non sono così bravo.
RispondiEliminaBuona prossima fresca notte.
→Pierrot
Aldo, certo che è possibile, non fare il solito agente provocatore :D
RispondiElimina(nel caso in questione, le persone che hanno strumentalizzato la vicenda di cui le ho messe a parte per consolidare le loro "resistenze" psichiche sono equamente distribuite tra il genere maschile e quello femminile, pertanto...)
Simo, grazie! Buona giornata a te :)
Pierrot, non so se mettersi nei panni altrui sia andare oltre i nostri limiti. Esiste, se si ha la volontà e la gioia di "toccare" l'altro che ci è di fronte, di scambiare con lui energia psichica ed affettiva per arricchirsi l'un l'altro, la capacità di provare empatia, a volte anche indipendentemente dalla condivisione di esperienze comuni. Io poi qui intendevo esprimere la sensazione di disagio - che solo stamane, a mente "fresca" (fresca per modo di dire) concepisco con chiarezza -, per non dire di disincanto, provata nel percepire spesso, troppo spesso, e comunque nell'evento esemplare in oggetto, un narcisismo, un egocentrismo, delle persone, che non sanno comprendere l'altro e nemmeno se ne rendono conto, tanto sono presi da loro stessi. Gente che magari, anche in perfetta buona fede, dà consigli perniciosi perché ottusamente, infantilmente, concentrata solo sul proprio ombelico, incapace di ravvisare, rispettare o interessarsi alle sfumature di diversità a sé aliene, gente per cui dunque la vita degli altri non può che ricalcare come una fotocopia l'unica esistenza da loro concepita come fondamentale sulla faccia della terra, e cioè la propria :D
Sì, è davvero rara la capacità di empatia. Senza dimenticare che spesso ci è difficile anche stare davvero nei nostri, di panni, o camminare coi nostri stessi mocassini...
RispondiEliminaChe piacere averti qui, Nicola ;)
EliminaIn quanto alla difficoltà di stare nei propri panni, è almeno un anno che ne so più di qualcosa... E i piedi mi fanno male davvero, ultimamente, proprio in senso fisico, anche! :D
io ho scoperto che la mel di via nazionale adesso si chiama ibs...sperem bene
RispondiEliminaper il resto è vero che per quanto uno/a possa essere empatico/a darà sempre un'interpretazione dell'altrui racconto mediato dalla propria esperienza di vita, non sempre però è un male
poi come canta d'andre c'è sempre gente che dà buoni consigli
se non può più dare cattivo esempio.
Pat: bingo! Hai azzeccato la libreria che intendevo io...
EliminaE la terza che hai detto, me ce ritrovo proprio!!!
@CRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII .... !!! :-)))
RispondiEliminaMacchette frega, poi, se altri, anzichè percepire i tuoi pensieri e lenirli nel dolore o condividendoli nel piacere, si adoperano per riempirli coi loro, strafregandosene alla cialtrona delle conseguenze o dei residui amari per te ???
Tutti noi, esseri fragili siamo, e non di rado mooooolto egoisti, e degli altri o delle altre, ben poco ci interessa, se non per quel tanto o poco che, di piacere effimero e/o di illusoria vanità egocentrica, ci possano abborracciare ... :-(
Come dice @Zio Scriba, non conosciamo nemmeno noi stessi, e pretenderemmo che ci capiscano persone diverse da noi ???
Persone poi che, a loro volta, poco sanno di loro stesse ???
Mi sembra quanto meno una perdita di tempo, aspettarci qualcosa dagli altri ... ma ciò non significa che, per empatia e per una arcana alchimia di piacere e dolore, di memoria e affinità elettive, non ci si possa trovar davanti chi, uomo o donna che sia, ci sappia capire meglio di quanto ci capiamo da noi stessi .
Solo che, in questo NON RARO caso, non ce lo conferma la logica del ragionamento o quella del "do ut des", ma ce l' inchioda nell' anima quel quid che sentiamo nel sangue, quel sentimento inesprimibile che ci porta ad esser felici con poco se felice è chi ha suscitato in noi questo sentimento . Qualcuno, questo percepire un altro/un' altra, lo chiama "amicizia" ... e non di rado esso supera l' amore stesso ! :-)))
Dunque, amica impagabile, stacci bene ... e facci percepire sempre la @Cri che amiamo quando è tempo di sorridere, o la @Cri che amiamo ancora di più ... se possibile, quando è tempo di piangere !
Ciao .... bellissime gambe ! :-)))
@Cavaliereerrante ...
Ps. Frattanto, noi tuoi amici ... aspettiamo il tuo ritorno 'a tempo pieno' ... ehm ... così !!! :-)))
http://youtu.be/RKUJDob1UFk
Ehehe, Bruno caro, anche quella suonavo da ragazzina ^^
EliminaChe l'amicizia superi l'amore lo sottoscrivo. Sottoscrivo anche l'arcana alchimia. Purtroppo - presenti esclusi - certe volte le ragioni del cuore non sono ragionevoli, e uno rischia di pigliare grosse cantonate a fidarsi. E allora come si fa? Ci si deve affidare o no alle sensazioni, ai sentimenti inesprimibili che si provano e che tu descrivi così bene? Forse è questione di sedimento, di persistenza nel tempo, talché se tale percezione persiste a lungo si può darle credito?
Dubbi amletici, questi, per me oggi :D
E comunque, come si fa a non cedere ad argomentazioni così appassionate, vigorose ed efficaci come le tue? Sei un'iniezione di energia affettiva per me, ogni volta. Grazie, carissimo Bruno! :*
No ... quelle amarezze, restino pure a sedimentare nell' anima nostra @Cri ... ci faranno tuttavia sempre meno male, se ogni volta ci sforziamo di seguire l' esortazione del @Grande che hai inciso, qui a destra del template, e cioè di cercare ogni volta di comprendere veramente le azioni ed i pensieri altrui, senza compiangerli e/o deriderli e/o giudicarli e/o farci con essi del male ... solo a noi !
RispondiEliminaL' amato @Spinoza, non di meno, non ci esorta a portarci a casa gli inopportuni e i cialtroni, nè a star loro a dipresso, ma solo, quando incrocino la nostra strada, a sforzarci di capirli "dopo" aver capito la nostra fragilità, non dissimile dalla loro !
E quando il tempo non avrà ancora logorato, per la sua tenace persistenza, quel sedimento amaro nel tuo ( nel nostro .... ) cuore, beh @Cri .... vieni qui da noi !
Da noi che ti capiamo, ti apprezziamo e ti vogliamo bene comunque e senza nulla a pretendere, da noi ... cui Tu stessa dai tantissimo aprendoci il tuo cuore ... appassionatamente !
Presto @Cri ... l' estate se ne andrà ... insieme a tante altre perdute chissà-dove .... presto verrà l' autunno coi suoi alberi d' oro e i suoi profumi di vita 'generans' .... e si sta così bene insieme, tanto rassicurante è la consapevolezza di un affetto NON virtuale che non ci lascia mai ... se lo vogliamo con tutto noi stessi !
@Bruno ...