"Per mettere alla prova la realtà, occorre farla camminare sulla corda. Quando le verità diventano acrobatiche, allora siamo in grado di esprimere un giudizio" sentenzia sardonico il grande Oscar.
Ma quando mi pongo ad aspettare al varco qualcuno, quando agisco, o non agisco, o reagisco, spinta dall'impulsiva necessità di farlo uscire allo scoperto, di metterlo finalmente a camminare nudo sulla corda senza rete, nella sua autenticità, in realtà è me stessa che sto mettendo alla prova.
Perché in verità non ho bisogno di prove. So già prevedere quel che accadrà. Non ho dubbi né difficoltà nella comprensione della realtà contingente che mi accingo a pungolare; essa non ha segreti per me. Sto solo decidendomi ad aprire gli occhi, a cessare di fare resistenza, dismettendo la mia codardia di struzzo, per farci i conti, e valutare la mia forza di farvi fronte, la mia capacità di sopportarla a viso aperto.
Cercando di cavarmi da dentro il coraggio necessario a fare questo salto mortale.
Sono io, l'acrobata da giudicare.
Una prova per crescere.
RispondiEliminaMetterò un bel telone sotto, caso mai...
Bonne soirée Cri a te e alla tua bella famiglia.
Proprio così, Pierrot.
EliminaBonne fin de semaine a te e alla tua bella famiglia! :D
Ti farai male, se continui a scavare sotto terra in questo modo.
RispondiEliminaAmbra, è vero che io scavo, e sono parecchio masochista nel farlo: però nella fattispecie il pensiero mi è venuto spontaneamente e serenamente come una presa di coscienza. Nell'accezione che dice Pierrot :)
EliminaOk, sei l'acrobata, ma non da giudicare, sei solo un'acrobata
RispondiEliminaLa verità vera sarà quando non avrai più bisogno della corda, né per le tue acrobazie, né per quelle degli altri.
RispondiEliminaUn bacio bella mia, quando mi chiami?
Giudicare è termine improprio, in effetti, adoperato al posto di "esprimere un giudizio". Un giudizio sui passi avanti fatti sulla mia corda, ecco...
EliminaHai ragione, la verità vera arriverà il dì che tu dici. Ma quel giorno arriverà mai? Speriamo :)
Ti chiamo prestissimo! Giuro! E' che delle mie molte inibizioni fa parte il complesso del disturbo: un complesso di inferiorità che maschera uno di superiorità, o forse il contrario... Mi confondo sempre :)
(Baci grandi, Luz <3)
E qui cascò il somaro.
RispondiEliminaGià perché dopo quello che è stato scritto da chi mi precede io mi metto l'anima in pace e faccio riposare la tastiera.
Ad ogni modo, non so se c'entra o meno, io mi complimento con te.
Di cosa, Aldo? Me lo dirai a voce. Ho intenzione di venire da te l'undici pomeriggio (il nove è domenica, non voglio incasinarti la domenica, e il dieci è lunedì e Fassi è chiuso, mannaggia :P)con due bei gelatoni per festeggiare i nostri due compleanni, se a te sta bene ;)
Eliminasono sempre in equilibrio precario, perchè quando l'ho raggiunto c'è sempre qualcuno o qualcosa che provoca un terremoto!!!!
RispondiEliminaE' il destino di tutte le donne speciali, Pat :)
Elimina"The proof of the pudding is in the eating".
RispondiEliminaSei commestibile, Cri? :-)
Oddio, spero di sì! Però mi sa che poi sono difficile da digerire ;)
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