Il sole non si era ancora levato e il prato era cosparso di margherite ancora addormentate. La rugiada era dappertutto. Una bruma ondeggiante e delicata sfiorava ogni cosa: l'erba sotto la mia finestra, la siepe tutto intorno, il filo di ferro arrugginito lungo lo steccato e il grande prato giù in fondo; e le foglie e le piante sprofondavano in quella foschia, tanto che gli alberi parevano irreali, come fossero in un sogno. I nontiscordardimé, che erano spuntati lungo un lato della siepe, erano circondati da piccole aureole d'acqua che scintillavano come l'argento. Tutto era quieto, perfettamente immobile. Dalla montagna bluastra, in lontananza, si levava del fumo. La giornata sarebbe stata molto calda.
tutto era al suo posto, le campane sul campanile, l'anguria sotto l'acqua fredda della fontana, la statua di s.lorenzo nella chiesa e i bimbi sull'altalena, solo io ero capitato lì per caso.
RispondiEliminaChe periodo suggestivo, mi piace moltissimo :)
EliminaDa dove l'hai tratto? Letto da un libro, o concepito tu?
ti sembrerà strano, ma l'ho concepito io :)
EliminaNon mi sembra strano affatto ;)
EliminaHi great reading yourr blog
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