Meriggiare pallido e assorto
presso un rovente muro d’orto,
ascoltare tra i pruni e gli sterpi
schiocchi di merli, frusci di serpi.
Nelle crepe del suolo o su la veccia
spiar le file di rosse formiche
ch’ora si rompono ed ora s’intrecciano
a sommo di minuscole biche.
Osservare tra frondi il palpitare
lontano di scaglie di mare
mentre si levano tremuli scricchi
di cicale dai calvi picchi.
E andando nel sole che abbaglia
sentire con triste meraviglia
com’è tutta la vita e il suo travaglio
in questo seguitare una muraglia
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.
Bentornata bentornata bentornata tié!
RispondiEliminaE con dei versi superbi.
Graziegraziegrazie! Anche a nome di Montale. ^_^
Elimina:*
Ti piace vincere facile con Montale, a presto.
RispondiEliminaEh, ma qui ci diceva benissimo! :D
EliminaA presto, caro Antonio :)
L'ultimo verso non l'ho mai saputo dire:
RispondiEliminache ha in cima cocci agucci di bottiglia
che ha in cima cozzi aguzzi di bottiglia
che ha in cima gocci cucci
cozzi gucci
e insomma, porco qui e porco lì.
Per una bolognese è effettivamente impegnativo ;) :D
EliminaThanks for ssharing this
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