giovedì 14 novembre 2013

Tacea la notte placida

Tacea la notte placida
e bella in ciel sereno
la luna il viso argenteo
mostrava lieto e pieno...
Quando suonar per l'aere,
infino allor sì muto,
dolci s'udiro e flebili
gli accordi di un liuto,
e versi melanconici
un Trovator cantò.

Versi di prece ed umile
qual d'uom che prega Iddio
in quella ripeteasi
un nome...il nome mio!
Corsi al veron sollecita...
Egli era! egli era desso!...
Gioia provai che agli angeli
solo è provar concesso!...
Al core, al guardo estatico
la terra un ciel sembrò.




(E' sera, rientro a casa afasica, sfinita da una drammatica seduta di terapia che ha somigliato in tutto e per tutto all'esorcismo di una posseduta, e vedo sorpresa volgere gli eventi al positivo in una progressione che ha del miracoloso: la gattina mi inquadra sull'uscio e istantaneamente comincia a fare le fusa, il ventenne apatico mi accoglie sorridente, la giacobina mi chiede con dolcezza di darle una mano a riguardare il suo saggio su Giuseppe Verdi. Io lo leggo assieme a lei, ancora scossa dall'esperienza maieutica appena conclusa, e ad ascoltare i dolori e le passioni dell'uomo e dell'artista vengo travolta dall'emozione, mi scendono le lacrime, e allora quella, continuando a sorprendermi, invece di innervosirsi come d'uopo comincia timidamente a postare dal tubo, una dopo l'altra, in un crescendo di entusiasmo, le arie d'opera che le ho fatto conoscere e che le piacciono, per lo più verdiane, ma anche qualcuna tra le più note pucciniane, solo quelle cantate dalla Tebaldi però, perché è lei, a casa nostra, la preferita nella storica tenzone tra le due soprano rivali, e io ad un certo punto tiro fuori questa, di cui sono innamorata sin da bambina, e mi dà subito la stessa consolazione di allora: anche se ora non mi provoca sussulti né alimenta sogni romantici, solo mi dona pace, oscura e vellutata, nel constatare che sì, adesso questa notte, finalmente placida, tace, la luna argentea in cielo è davvero quasi piena, e nel silenzio amplificato, nella quiete serena, par davvero di udire, da immense lontananze, da dentro l'anima mia, il suono flebile, quasi inavvertibile, ma nitido e chiaro, della voce del Trovatore che mi chiama, che chiama proprio me, senza incertezze, senza fallo, mi riconosce, mi nomina, ed ecco, io ora esisto, sotto questo cielo, abbracciando il mistero, in questa notte tranquilla, in questa minuscola porzione d'infinito)

11 commenti:

  1. Come una musica le tue parole s'innalzano, s'incurvano alto a significare l'armonia della pace e della bellezza che porti dentro, sull'onda dei suoni verdiani e di quella voce calda, potente, capace di penetrare nella mente e nel cuore per lenire le asprezze. E allora sì che la concatenazione di dolci piccoli eventi diventa "porzione d'infinito".

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    1. Ambra, come al solito tu mi leggi dentro ed esprimi quello che provo meglio di me. Davvero averti conosciuta ha colmato una lacuna nel mio spirito: io e te dovevamo essere insieme da qualche parte, in un'altra vita :)
      :*

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  2. Cri, sottoscrivo il commento di Ambra!!!
    Quanta poesia nel racconto della tua serata!!!

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    1. Cara Annamaria! Non appena trovo il tempo - perché ci vuole rispetto e attenzione per farlo come si deve - assaporo come si deve qualche post del tuo blog che, ho visto, è per me come la pentola d'oro alla fine dell'arcobaleno :)

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  3. Ti ingrazio per avermi permesso di ricordare e ascoltare con questo video la voce inconfondibile della Tebaldi ma ti ringrazio soprattutto per aver fatto conoscere alla tua deliziosa figliola le arie d'opera pucciniane: Tosca,La Boheme,La Butterfly, La Turandot con quel finale immenso, eccetera.

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    1. Io e te abbiamo proseguito questa felice conversazione al telefono, in una felice situazione, io nel tepore del tardo pomeriggio novembrino, nella cornice dell'Aventino, col sottofondo dei canoni cantati nella chiesa di Santa Prisca da un coro di cinquanta adolescenti. Niente male, per due giovani appassionati eruditi melomani quali siamo, vero? ;)
      :*

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  4. Ciao Cri, Ambra ha commentato il tuo post in modo che ogni altra osservazione non farebbe che confermare il senso delle sue parole che condivido
    Un caro saluto
    Nou

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    1. Ma tu non sai il piacere di avere le tue parole, un pezzettino della tua bella anima, qui da me.
      Grazie, grazie, grazie, carissima Nou :)

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  5. Ecco, questa è proprio bella. Grazie, Mirta :)))

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