"Ci sono persone, ci sono persone che ne valgono la pena, valgono la pena anche del dolore. Come farebbero a valerne la pena, se non ti accorgessi proprio nel dolore che ne valgono la pena?"
Allora chiudiamo gli occhi, apriamo le braccia e accogliamola, la grazia di questo dolore: perché finché sentiamo che soffriamo, sappiamo che ne vale la pena.
(Però prendergli un tantino le misure a questo dolore, magari mettendosi alla luce per osservarlo bene, mica sarebbe proprio proprio un'eresia, non ti pare, Cri? Che dici, ci vogliamo provare? Criiiiii, parlo con te: volta la testa, guardami negli occhi, dammi retta, bambina! Macché.
Qualcuno mi aiuti a tenerla a bada, questa diciassettenne scema a cui voglio tanto bene, ma che non mi ascolta mai...)
Sì, prendere le misure effettivamente sarebbe la mossa giusta. Ma non sempre si riesce a farlo. Le forti emozioni, soprattutto il dolore, dilagano, invadono e si ritirano molto lentamente, troppo lentamente.
RispondiEliminaMa tu provaci, non si sa mai... forse sei brava e te la cavi con poco.
Un mio abbraccio può servire?
Aggiungo anche il mio di abbracci, se mi regge la connexio ci si sente in serata (anche se tardi sicuramente perché dopo due repliche nel medesimo teatro ci dobbiam spostare e stasera siamo di montaggio nell'altro loco) :*
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