venerdì 21 ottobre 2011

Nel covo dei pirati

Questa me l'ha regalata un amico su FB qualche giorno fa. 
Dopo i miei primi abbozzi di resoconti della manifestazione del 15 ottobre.
Mi ha scritto "non so perché mi sei venuta in mente tu".
Ma sono IO! E' la mia vita! La mia infanzia! La mia diciassettennità!
Devo esser proprio trasparente se mi tanano così.
Oppure è solo che certi vissuti di dolore, pur nella diversità delle esperienze, li abbiamo tutti dentro, che certe sofferenze le condividiamo in tanti.
E' anche quello che ci unisce e ci lega, gli uni agli altri, e ci rende più leggero il peso dell'esistenza.
Siamo tutti la Wendy coraggiosa che sola va sicura sul trampolino di Capitan Uncino. Che aspetta il principe azzurro che stavolta non viene, e contro i pirati dovrà lottare davvero. Che ormai già sa dai pirati cosa si può aspettare, ed è proprio questo il suo vantaggio, e non ci deve rinunciare.
E' il paradosso chiave: solo nella debolezza c'è la forza. Nella sconfitta il riscatto.
Non bisogna avere paura, Cri. Tu non lo sai, ma non ne hai mica.



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