giovedì 26 luglio 2012

Teorema

L'unico modo di trattare una donna alla pari è di desiderarla come uomo.

12 commenti:

  1. quindi, il desiderio quale strumento di livellamento sociale/sessuale?!

    geniale nella sua semplicità, davvero...!

    (poi, in fase di analisi, dovrà essere chiarito chi dei due, uomo/donna, è quello che sale/scende, perchè non la vedo così semplice la dimostrazione...!)

    buon pomeriggio

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  2. Non mi riesce e non mi è mai riuscito neppure prima durante la mia vita vera.
    Da troppi anni non è più tale è soltanto soravvivenza.

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  3. "L'unico modo di trattare una donna alla pari è di desiderarla come uomo." ?!?
    Ommioddio .... !!!! :-(((
    Scherziamo ?!?
    Sarò "errante" come @Cavaliere .... e sordo da quell' orecchio, ma rimango legato - indissolubilmente - al mio ideale che mi sussurra a volte, a volte mi urla, che trattare una Donna alla pari è desiderarla "rimanendo lei Donna" .... parte inscindibile di me che "resto e voglio restare Uomo", scambio alla pari, sempre e comunque, di sogni, emozioni e piacere ( carnale e interiore ), appassionata carne della mia carne, e profondo, assoluto rispetto per lei e per le sue scelte, anche quando mi facessero soffrire !
    Ed a chiunque mi proponesse, sostenendo che la Donna è preda da sottomettere e piegare al proprio piacere, altri comportamenti, risponderei con le parole di @G.G.Belli : "Considerare una donna come strumento di piacere effimero e unilaterale ?!?!? - Er patto è ricco assai ma nun me tocca ! - Aritornate a li trenta de febbraro" !!! :-)
    @Cavaliereerrante ...

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  4. Mmmhhh... non so se sono d'accordo... però... interessante... ci rifletterò ;)

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  5. Cari tutti (@Pat e @Bomba, sono felice che abbiate il mio stesso sentire! @Aldo, io e te ci siamo chiariti per telefono, e sapevo che saresti stato d'accordo, perché tu SEI un uomo; @Bruno, anche tu lo sei! E pensi di non esser d'accordo, ma ti assicuro che ciò che scrivi è esattamente ciò che intendo io nella frase di Flaiano; @Lisa, se ci rifletti so che addiverrai alle mie conclusioni; @r., nessun abbassamento o innalzamento di nessuno: piuttosto un venirsi incontro nel riconoscersi differenti e perciò attratti l'un l'altra dalla complementarietà, dal bisogno di completamento e al contempo di riconoscimento della diversità reciproca, in un modo primigenio e basilare che è a priori di qualsiasi legame, di amicizia, di colleganza, di affetto, di amore, di qualunque specie; e sì, è invero geniale - per un lapsus avevo letto "genitale" in prima battuta, pensa te :P - nella sua semplicità, come tutte ogni verità del mondo),
    per me
    Flaiano
    dice solo
    che l'unico modo di trattare una donna alla pari è vederla come donna (e non fingendo a se stesso di star guardando un maschio travestito, se no si finisce come nella canzone di Battisti: e io non mi stancherò mai di credere che Harry svela a Sally, nel film che porta il loro nome, una grandissima e onesta verità quando le dice - iperbolicamente, sinteticamente - che uomini e donne non possono essere amici, perché il sesso ci si mette sempre di mezzo), nella sua integrità femminile che ne costituisce l'integrità di persona.
    E ovviamente questo solo un uomo pienamente integrato nella sua mascolinità di persona può arrivare a farlo, averne gli strumenti e le capacità. Da quel riconoscimento, da quell'ammirazione verso un essere diverso e al contempo affine a lui, l'uomo procede nel legame verso la donna, in qualunque modo e per qualsiasi strada il legame pigli forma e si avvii.
    Lo stesso, ovviamente (per me), vale vicendevolmente per la donna nei confronti dell'uomo (ma questo, chissà mai perché, non è mai motivo del contendere :D).
    Se un "uomo", rapportandosi con una "donna", non ne riconosce la peculiarità, la bellezza, l'interesse che ella gli suscita, e quindi non riesce a sentire il piacere, il godimento, la gioia dei suoi occhi e degli altri suoi sensi nell'averla accanto - e, ribadisco, per me vale anche all'inverso - non avrà modo di rispettarla, né di consentirle di essere pienamente integra. La imprigionerà in un ruolo, la strumentalizzerà, la umilierà. La sua disinvoltura, la sua correttezza saranno ipocrite. In realtà la starà sfruttando, in un gioco di potere - in cui le donne spesso sono state complici - che è vecchio quanto il mondo.

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    1. (c'è scritto "rispondi", ma mica è sempre così facile, almeno per me...!)

      allora, Cri, innanzitutto, grazie dell'attenzione!

      sono d'accordo con te e con la tua "dimostrazione", chiara ed efficace (d'altronde, non avevo dubbi, basandomi su quello che ho già letto qui da te).

      certo poi, come in tutte le cose, anche le più semplici, ognuno di noi può (e deve, dovrebbe va...) avere opinioni differenti, non necessariamente esageratamente contrastanti, magari esprimendo solo quelle giuste piccole sfumature che ci permettono, fortunatamente..., di non essere tutti uguali.

      in tale contesto avevo posto l'accento, lieve, credimi, sul fatto che, secondo la mia lettura della frase di Flaiano (al quale non difettava certo il senso dell'umorismo anche cinico, a volte...), la diversità di trattamento tra uomo e donna non è paritario, se non c'è desiderio.

      e da lì, la "battuta" su chi sale e/o scende di livello, quando il desiderio, purtroppo non eterno..., è destinato a scemare...

      per quanto concerne, infine, l'analsi del ruolo dell'uomo e della donna nell'attuale società, credo che il discorso sarebbe troppo lungo, forse noioso e, tutto sommato, anche improduttivo...

      buona serata! ;-)

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    2. :D
      Aaaaaaah, ma sul senso dell'umorismo anche cinico, e comunque alquanto fino e caustico, di Flaiano, siamo d'accordissimo :)
      La frase incriminata io l'ho letta in un sacco di modi diversi: "Desiderarla come uomo" inteso come "desiderare di pensare che sia un uomo"; oppure, più semplicemente, considerarla grossolanamente mero oggetto di desiderio; oppure come l'ho voluta intendere io; oppure, anche, esplorando i significati laterali del termine "alla pari", immaginare che Flaiano stia parlando di domestiche, e dunque evocando il trito luogo comune del padrone che si fa la servetta :D

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    3. (Io poi ragiono sempre in modo astratto, sommario e improduttivo :D... Si fa per parlare, certo, e anche per accennare scherzosamente a cose amare: la tua impertinente osservazione sul livello che scema allo scemare del desiderio non è impertinente. Buona serata a te, o anonimo r.!)

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  6. beh, in effetti l'ho fatto anch'io, tranne la versione "au pair", che mi pare molto intrigante... ;-)

    (Cri, non credo che tu abbia bisogno dei miei complimenti che, tra l'altro, non essendo abituato a fare, evito di esternare, ma tu sai che, però...!) ;-)


    buon proseguimento!

    (r. dovrebbe essere un ...nome, almeno credo...!)

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