Dopo la splendida giornata di sole di ieri, oggi si ripiomba nell'inverno siberiano. Gelo, cielo plumbeo, pioggia che adesso, da pochi minuti, vien giù mista a visibili fiocchi di neve. Mi sono alzata dopo aver dormito troppo e male ora sono qui, svogliata, insoddisfatta di me stessa, intirizzita, impensierita dalla mia assenza di pensieri, inquieta della mia quiete inerte. E dire che ieri mi era sembrato davvero un giorno di rinascita, pieno dei segni germoglianti di fecondità di ogni genere, biologiche, naturali, spirituali. Un giorno in cui la Cri selvaggia si è destata anche lei, dandosi da fare parecchio, ma così di buonumore come in certe preziose, rare occasioni le accade, da farmi sentire quasi un privilegio averla dentro ad essermi di così tanta compagnia, a colorarmi ogni dettaglio, scartoffie scrivanie sole viali alberati linde palazzine primo novecento stanze d'ospedale vetrate finestre lussureggianti cedri del libano sottopassaggi imbottigliamenti stradali marmi statue frontoni visi figure sciarpe cappelli rami di pino marciapiedi squarci di prati podisti accaldati semafori cani al guinzaglio, di colori più vividi e intensi, come se le percezioni esterne, le sollecitazioni del tutto che ci contornava, se le pigliasse lei al posto mio, facendosene trafiggere ritta sulla cima del mondo, a braccia aperte, palme distese ed occhi chiusi per ricrearne, per lei e per me, la propria autentica immagine interiore, veicolarne attraverso una straordinaria capacità di affezione la propria verità dell'esistenza, che è sempre e solo quella: tenerezza, tenerezza, struggente, amorosa tenerezza, per lei-me stessa e per gli altri, nessuno escluso.
Ieri sera tutto questo si è smorzato, appassito, come spesso fatalmente mi accade. Lo slancio è stato frenato dall'impatto con la realtà, il volo si è interrotto, impantanato in una vischiosità di parole non in sintonia con i miei colpi d'ala. Però so che riprenderà.
Come so che, anche se oggi è quasi impossibile crederci, tornerà la primavera.
Per intanto, caro Aldo, ti comunico che già da qualche giorno, indizio fausto e foriero di salda speranza, sorridente e vitale e bella come e più di prima, ben imbacuccata e calzata di un cappellino di lana bianco a disegni blu (che mi son parsi fiocchi di neve), all'incrocio tra via Conte Verde e Viale Manzoni, è tornata la ragazza rom.
Is there no sign of light as we stand in the darkness?
Watching the sun arise
Is there no sign of life as we gaze at the waters?
Into the strangers eyes
And who are we to criticize or scorn the things that they do?
For we shall seek and we shall find Ammonia Avenue
If we call for the proof and we question the answers
Only the doubt will grow
Are we blind to the truth or a sign to believe in?
Only the wise will know
And word by word they handed down the light that shines today
And those who came at first to scoff, remained behind to pray
Yes those who came at first to scoff, remained behind to pray
When you can't hear the rhyme and you can't see the reason
Why should the hope remain?
For a man will be tired and his soul will grow weary
Living his life in vain
And who are we to justify the right in all we do?
Until we seek until we find Ammonia Avenue
Through all the doubt somehow they knew
And stone by stone they built it high
Until the sun broke through
A ray of hope, a shining light Ammonia Avenue
Non credo che la Cri selvaggia si faccia frenare facilmente lo slancio che ha anche se la realtà a volte è dura e crudele.
RispondiEliminaps. Hai salutato la rom anche a nome mio? Per ora mi trovo come se fossi agli "arresti domiciliari"
a causa del freddo e quindi non lo posso fare di persona. Non sa come mi chiamo però, dille che la saluta un suo pari età che non conosco.
Ah, Aldo, mi ci proverò, anche se sono una ragazza alquanto timida :D
RispondiEliminaNo, hai ragione: lo slancio della Cri selvaggia si smorza del tutto solo per cose, tipo, una pila di camicie da stirare...
Coraggio, una nuova rinascita, interiore ed esteriore, è sempre dietro l'angolo... :)
RispondiEliminaSplendida anche questa canzone: se postassi musica nel mio blog rischierei di fare doppioni col tuo... quasi quasi lascio qui due richieste come si fa coi deejay, una molto vecchia e una nuova: Food For Thought degli UB40 e We Were Children dei Tribes... Vedi un po' tu... :-))
Ciao!
Grazie, Nicola!!! Anche delle dritte musicali. La prima la conoscevo pochissimo, la seconda per niente, ed è splendida, davvero... Vedrò, vedrò!!! :D
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