martedì 7 febbraio 2012

All I ever wanted, all I ever needed is here in my arms

Varco la soglia della stanza (di malumore e lievemente angosciata, as usual) e inquadro Claudio di spalle, il suo ciuffo sparato che spunta oltre la rotondità della nuca, chino sulla mia scrivania ad organizzare e collazionare una pila di scartoffie. Non ci penso nemmeno un secondo, mi viene di abbrancarlo da dietro mentre gli grido il mio "buongiorno!" e lui ride. "Che ti passa per la testa, stamattina, Cri? Che hai combinato nel week end?" indaga divertito, con aria d'intesa.
Rido anch'io, subito sollevata. Poi lui raccoglie le cartuccelle e va a sedersi al suo posto. E allora io faccio quattro salti e vado a chinarmi su di lui per buttargli le braccia al collo.


Dico io, che bisogno hanno gli esseri umani delle parole, quando un abbraccio dice tutto?

6 commenti:

  1. Confermo e attendo fiducioso "...e non mi pesa la lunga attesa..."

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  2. E' quello che dico anch'io... :)
    E grazie per i Depeche...

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  3. Zio, sono felicissima che siamo in sintonia, e del resto me lo immaginavo. Anche sui Depeche... ^^

    Aldo, sì, attendi fiducioso!!! Ce la faremo presto, vedrai, io l'ho già preparato e lo tengo in caldo per te!!!

    Angie: tu lo sai quanto ti voglio bene? Sarà vergogna esprimere i propri sentimenti? Io sono sfacciata e prevaricatrice e te lo scrivo qui, davanti a tutti: ti voglio bene! Tanto, tanto, tanto. :*

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  4. E vabbè, già lo sai che con i Depeche Mode mi conquisti.

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  5. Forza, Melanzana, agevolare filmato di te che la coverizzi con la tua band. Daidai, su.

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