Delicata memoria ... @Cri ! A Roma cercò, insieme a @Byron, la "sua verità immortale" ... ed a Roma la trovò : riposi in pace, sotto quel sole che l' avvinse così accoratamente fra i sette colli ! @Bruno ...
Oh, certo, Luz! Ci sono stata anche recentemente insieme ad Angie, in una mattina di dicembre di splendido sole, e come ogni volta ci ho lasciato qualche lacrima. In passato, da ragazza, ci sono andata spesso. Mia sorella si è laureata con una tesi su Keats, io l'ho conosciuto così, attraverso lei. Abbiamo passato pomeriggi accanto alla tomba di questo ragazzo, vissuto in modo oscuro, morto silenziosamente, ardente di un ardore tutto interno e profondo, essenziale, connaturato all'essenza autentica di se stesso. Mi commuove e mi ha sempre commosso profondamente la sua storia piccola e struggente, il suo sincero sentire vita e poesia come un tutt'uno, tanto da morire consumato dalla tisi e dai suoi aneliti come la fiamma di una candela, prima della corruzione della maturità e del gravame delle esperienze. E sì, il cimitero acattolico è esageratamente bello.
Bruno, Roma è davvero un concentrato di bellezza in qualche modo immortale, rispetto alle nostre minime vite, e dunque di verità. Io sono fiera di esserci nata, indegnamente, perché non ho fatto nulla per meritarmelo, e di poter vivere in un luogo dove c'è tutta questa bellezza, e ci sono anche i resti mortali di un cantore di questa bellezza, dalla voce incerta ma limpida come quella del suo famoso usignolo...
Aldo: la malinconia, più che odore, ha un profumo. Un profumo tenue, inebriante e dolcissimo.
Martina, ti avevo riconosciuta lo stesso!!! ^^ Grazie infinite per l'abbraccio, che ricambio intensamente. Anche io ti leggo sempre, lo sai, no? Tu sei ora parte del mio orizzonte di affetti. Davvero. Di quel gruppo di amici alla cui umanità io mi abbevero quando sto giù, trovando sempre consolazione, godendone a piene mani quando sono felice.
Delicata memoria ... @Cri !
RispondiEliminaA Roma cercò, insieme a @Byron, la "sua verità immortale" ... ed a Roma la trovò : riposi in pace, sotto quel sole che l' avvinse così accoratamente fra i sette colli !
@Bruno ...
Forse sbaglio ma credo di sentire odore di malinconia.
RispondiEliminaaldo.
Hai visitato la sua tomba? Trovo il cimitero acattolico esageratamente bello.
RispondiEliminaOh, certo, Luz! Ci sono stata anche recentemente insieme ad Angie, in una mattina di dicembre di splendido sole, e come ogni volta ci ho lasciato qualche lacrima. In passato, da ragazza, ci sono andata spesso. Mia sorella si è laureata con una tesi su Keats, io l'ho conosciuto così, attraverso lei. Abbiamo passato pomeriggi accanto alla tomba di questo ragazzo, vissuto in modo oscuro, morto silenziosamente, ardente di un ardore tutto interno e profondo, essenziale, connaturato all'essenza autentica di se stesso. Mi commuove e mi ha sempre commosso profondamente la sua storia piccola e struggente, il suo sincero sentire vita e poesia come un tutt'uno, tanto da morire consumato dalla tisi e dai suoi aneliti come la fiamma di una candela, prima della corruzione della maturità e del gravame delle esperienze.
RispondiEliminaE sì, il cimitero acattolico è esageratamente bello.
Bruno, Roma è davvero un concentrato di bellezza in qualche modo immortale, rispetto alle nostre minime vite, e dunque di verità. Io sono fiera di esserci nata, indegnamente, perché non ho fatto nulla per meritarmelo, e di poter vivere in un luogo dove c'è tutta questa bellezza, e ci sono anche i resti mortali di un cantore di questa bellezza, dalla voce incerta ma limpida come quella del suo famoso usignolo...
Aldo: la malinconia, più che odore, ha un profumo. Un profumo tenue, inebriante e dolcissimo.
Fa davvero venire i brividi. È stupenda.
RispondiEliminaStupenda, davvero. E' una "thing of beauty", come diceva lui.
EliminaCara Cri, sono passata per lasciarti un abbraccio. Ti leggo in continuazione, lo sai no? Per questo l'abbraccio è dovuto ;)
RispondiEliminaops, quella prima ero io :D
RispondiEliminaMartina, ti avevo riconosciuta lo stesso!!! ^^
RispondiEliminaGrazie infinite per l'abbraccio, che ricambio intensamente. Anche io ti leggo sempre, lo sai, no? Tu sei ora parte del mio orizzonte di affetti. Davvero. Di quel gruppo di amici alla cui umanità io mi abbevero quando sto giù, trovando sempre consolazione, godendone a piene mani quando sono felice.