mercoledì 6 marzo 2013

To be or not to be

Oggi è giorno di letizia per lo convento e per li frati tutti: dopo undici anni la mia amministrazione si è ricordata di me dotandomi di un nuovo pc.
Però, datosi che - come da facile previsione - l'anonimo lurido tizietto imberbe imbucato (contro la sua volontà, sicuramente, oltretutto) mediante calcio in culo di mammà, papà o zio con le conoscenze politiche giuste nella società in house che ha in appalto esclusivo l'assistenza alle attrezzature e ai collegamenti dell'intera rete Intranet regionale, denominato pomposamente "tecnico" ancorché in possesso di nozioni ed esperienza di informatica inferiori persino alle mie (maledetta sia la sussidiarietà che ha infarcito ogni ganglio vitale dello Stato di gente incompetente e malpagata mandata allo sbaraglio da società "private" ma a partecipazione ampiamente pubblica che offrono scadentissimi servizi in appalto e subappalto in cambio di corposissime spremiture di mammelle dello Stato medesimo, maledetto Bassanini che l'ha ideata e organizzata e maledetta la mia parte politica che ai tempi l'ha supportata e predicata alle masse come la panacea di tutti i mali dell'Italia!), non è stato in grado, probabilmente per aver mal configurato il computer, di riattivarmi correttamente l'account di accesso alle banche dati nazionali, indispensabile per il mio lavoro, non sono operativa.
Non è dunque colpa mia se perdo tempo, oggi.
Così passo di qui per raccomandarvi un paio di cose che ho letto e che ho trovato notevoli.
Una è questo post del Coniglio, che consiglio vivamente di leggere a tutti, in primis a Carlo che gioisce della mia svolta "politica". Io l'ho trovata un'analisi molto ben fatta della situazione, ancorché non risolutiva della questione, ahimé. L'altra è questo articolo di Repubblica, che ho scorso di fretta ma che voglio riguardare con attenzione. Che mi pare rispondere per le rime - ottime rime - alle puttanate scritte in quest'altro articolo del Fatto di ieri.
(Poi dice che una si butta a sinistra.)

Aggiungo una sola considerazione tratta dalla mia esperienza di vita, distillata in un altro accadimento di stamane (stamane è stata proprio metaforicamente la giornata di Carosello: dopo quello di Cimabue che fa una cosa e ne sbaglia due pure quello di quando arriva Lancillotto e succede un quarantotto, ma anche di Calimero piccolo e nero; e non lesinerei una citazione anche al Merendero, l'è lì l'è là l'è là che l'aspettava, passando per Carmencita, la bravabrava Mariarosa - quella è la mia eroina -, gli Incontentabili e l'omino Bialetti).
Dispongo di un collega genio. Unico tra i tanti. Un'autentica risorsa per l'ufficio e per gli utenti: preparatissimo, enciclopedico, analitico, capace di sintesi risolutive dei problemi, che è stato finora sempre ostracizzato. Per i soliti e noti motivi, pensavamo tutti: perché l'efficienza nella p.a. viene osteggiata e combattuta, perché la capacità di visione delle questioni e la competenza danno fastidio al manovratore, perché in questo paese sciagurato non c'è meritocrazia, perché la bravura suscita invidie e gelosie, perché in mezzo a tanti vasi di coccio un vaso di ferro risulta estraneo e incongruamente minaccioso per lo status quo, perché la massa di basso livello non è in grado di apprezzare il talento.
E invece stamane mi cade il velo dagli occhi. Anche con lui. (Altra persona a cui ero legata da sincero e caldo affetto: altra fregatura che piglio e porto a casa.)
Succede che io e la mia collega caterpillar lo stiamo a sentire, lo approviamo, lo incoraggiamo, sposiamo le sue soluzioni, gli offriamo collaborazione, tentiamo una sinergia.
Lui, a quel punto, si irrita. Non vuole collaborare: vuole fare di testa sua, e che noi, semplicemente, prendiamo atto e ci accodiamo. Non ci è dato avanzare controproposte, suggerire ritocchi o sfumature, mediare tra alternative che sono egualmente valide, o almeno a noi così paiono, posto che scaturiscono dalla dialettica tra individui senzienti, preparati e civili. Però non vuole manco figurare lui in prima persona: manda avanti il caterpillar, che formalmente è la coordinatrice del settore, schermandosi dietro di lei. Ma puntando i piedi se lei non si dispone a farlo in tutto e per tutto, fin nei minimi dettagli.
Rivendicando il suo ruolo di vittima incompresa, di emarginato dal sistema.
Di uno che preferisce sfasciare tutto piuttosto che sporcarsi le mani con il quotidiano, abbassarsi a lavorare assieme a noi per migliorare le cose, confrontandosi e confrontando il suo grandioso mondo mentale con la rozzezza dei dati di realtà.
Un utopista puro, incontaminato, spietato.
Un prototipo perfetto di grillino.
(A questo punto ho capito come hanno fatto tante anime belle a votare M5S)

13 commenti:

  1. I tuoi post sono un'esplosione di idee, emozioni, considerazioni nervose, racconti ilari a vasto raggio. Leggi e a tratti ti sale il sorriso alle labbra, poi ti ritrovi concentrato a ragionare sulle righe dai significati molteplici o faticosi e infine il cuore si allarga in un moto di grande simpatia, meglio, empatia.

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    1. :blush:
      Sono strafelice di fare quest'effetto: sono una persona bipolare, soggetta a sfinimenti emotivi continui tra picchi di esaltazione e sprofondamenti depressivi - l'ultimo è stato il down di domenica e lunedì conseguente alla serena gioia dello scorso week end che ha avuto strascichi appiccicaticci fino a stasera, quando finalmente mi sono rigenerata dal mio maestro jedi (a cui alla fine ho detto: sai, io quando mi parli così mi commuovo e penso "ma come fa una persona ad essere così buona, così desiderosa di aiutare la gente? Poi penso: Cri, cavoli, non essere così melensa! E' il suo lavoro!" e lui ha riso un po' a denti stretti perché avrà interpretato correttamente il mio pensiero in "Cri, cavoli, non essere così melensa! E' perché è pagato!") - ma davvero novantanove volte su cento quando scrivo qua dentro scrivo per amore, per appassionato amore della gente che mi leggerà. Il web mi ha dato illusioni devastanti, coltellate che faccio fatica a rimarginare; ma anche, sto scoprendo, incontri e relazioni reali, anche se a distanza, anche se coltivate dal vivo sporadicamente e mediate da questo freddo mezzo telematico. Bisogna solo stare attenta a coloro con cui ti rapporti: la questione è tutta qui :)
      (Il tuo commento così caro mi ha fatto venire in mente un paio di aneddoti che ti racconterò a voce quando, finalmente, ci incontreremo di nuovo - e pare che non dovremo aspettare tantissimo... ^_^)

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  2. Ascoltami bene cara Carosellina, anche se tu, nei miei confronti,non hai mai maliziosamente affermato che sono un incompetente - in realtà lo sono - come hai potuto constatare ci sono in giro pseudo-tecnici capaci soltanto di farsi raccomandare. Se ho capito bene ce ne sono altri che pur essendo tecnici di valore preferiscono non avere fra i piedi gente che ritengono - a torto secondo me - poco capaci e che magari intralciano il loro superiore sapere.
    Quanto al contenuto del post dell'anonimo coniglio e alla diatriba tra la Repubblica e il Fatto ti posso confermare che sono completamente d'accordo con te.

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    1. Aldo, da oggi in poi esigo di esser chiamata sempre così!
      Hai capito perfettamente: non solo nel dettaglio, ma anche nell'essenza del post. Sintesi PERFETTA!
      (E ora che hai la nuova tastiera, poi, scriverai ancora di meglio!!! ^_^ )

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  3. Ciao Cri. Ti ringrazio per aver suggerito quegli articoli che ho letto con attenzione. ll post del Coniglio e l'articolo di Repubblica, inoltre, li ho prontamente salvati nel mio archivietto dei "pensieri da non dimenticare". Hai perfettamente ragione nel valutarli notevoli. Il primo, peraltro, è un'analisi di una chiarezza disarmante.

    In questo momento mi serve capire perché quello che sta accadendo sfugge ad ogni mia capacità di valutare. Credo che anche tu l'avrai notato: non scrivo. Non lo faccio perché ho difficoltà ad interpretare ciò che sta avvenendo e, conseguentemente, a tradurlo in parole scritte. Però, inspiegabilmente, vivo uno stato emotivo fatto di timore e pessimismo verso gli eventi che si sono succeduti alle elezioni e, la cosa, mi disturba non poco quando non riesco a capire a cosa lo devo imputare.

    Ciao Cri, buon pomeriggio

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    1. Ci ho messo tre giorni a risponderti, Carlo, perché anch'io non so più che dire.
      Per ora ho un paio di idee che mi si stagliano nel cervello:
      una, che Grillo fa antipolitica, e che l'antipolitica ovviamente distrugge tutto quello che si riconduce di più alla politica: vale a dire, nel nostro disgraziato paese, il PD - che con tutte le sue criticità, le sue ipocrisie, i suoi deficit è un organismo espressione di democrazia - e non il PDL, che invece è anch'esso creatura dell'antipolitica.
      due, che forse ha ragione chi pensa che Grillo stia istrioneggiando, semplicemente, essendo un attore ed essendogli capitato il palco più grande della terra (concezione che mi fa agghiacciare)
      tre, che sono molto, molto, molto pessimista e preoccupata...
      Buon week end: te lo auguro e lo auguro a me stessa.

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  4. Ciao Cri. Ti ringrazio per aver suggerito quegli articoli che ho letto con attenzione. ll post del Coniglio e l'articolo di Repubblica, inoltre, li ho prontamente salvati nel mio archivietto dei "pensieri da non dimenticare". Hai perfettamente ragione nel valutarli notevoli. Il primo, peraltro, è un'analisi di una chiarezza disarmante.

    In questo momento mi serve capire perché quello che sta accadendo sfugge ad ogni mia capacità di valutare. Credo che anche tu l'avrai notato: non scrivo. Non lo faccio perché ho difficoltà ad interpretare ciò che sta avvenendo e, conseguentemente, a tradurlo in parole scritte. Però, inspiegabilmente, vivo uno stato emotivo fatto di timore e pessimismo verso gli eventi che si sono succeduti alle elezioni e, la cosa, mi disturba non poco quando non riesco a capire a cosa lo devo imputare.

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  5. grazie per il link all'articolo di Morozov, davvero notevole. Io credo che siamo in una fase di innamoramento di massa dove le coscienze più che svegliarsi si sono assopite. Spero di sbagliarmi ma vedo piuttosto buio in questa faccenda. Quando la bolla si sgonfierà allora ho paura che succederà davvero quello che Grillo dice. A presto

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    1. Ti quoto totalmente l'innamoramento di massa e l'assopimento delle coscienze...
      E ora Ficht ci abbassa il rating e diranno che è un complotto plutodemogiudaicomassonico, e che non dobbiamo dar loro retta: massì, se abbiamo la febbre rompiamo il termometro, chissenefrega delle conseguenze...

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  6. "Secondo me molte delle piattaforme online usate per l'impegno politico funzionano più o meno come scatole nere che nessuno può aprire e scrutare. La gente ha l'illusione di partecipare al processo politico senza avere mai la piena certezza che le proprie azioni contano. Non è esattamente un buon modello per la ridefinizione della politica".

    Vero. Uno pensa alla democrazia del web, e poi si ritrova di fatto in una situazione da "neoassolutismo barocco".

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