domenica 11 agosto 2013

Tempo d'estate 1/ La montagna incantata


"Perché fai codesta faccia?" domandò.
"Quella ha fischiato!" ripose Castorp. "Passandomi davanti ha fischiato dal ventre; me lo vuoi spiegare?"
"Via" esclamò Joachim con una risata sprezzante. "Non dal ventre, è assurdo. Era la Kleefeld, Hermine Kleefeld, che fischia col pneumotorace."
"Con che cosa?" Era molto agitato e non capiva ancora perché. Pencolava tra il riso e il pianto, e soggiunse: "Non puoi pretendere che io sappia il vostro gergo".
"Andiamo! Cammina!" lo invitò Joachim. "Te lo posso spiegare anche camminando. Stai lì come se avessi messo le radici! Riguarda la chirurgia, come puoi immaginare, è un'operazione che quassù si eseguisce di frequente. Behrens ne ha una gran pratica... Quando un polmone è molto compromesso, capisci, l'altro invece sano o relativamente sano, quello malato viene dispensato per qualche tempo dalla sua attività, affinché stia a riposo... Vale a dire: ti fanno un taglio qui nel fianco, non so con precisione in qual punto, ma Behrens se ne intende magnificamente. E allora vi si immette un gas, azoto, capisci, e il lobo polmonare intaccato è messo fuori servizio. Beninteso il gas non si mantiene a lungo, anzi ogni quindici giorni circa bisogna rinnovarlo... ti gonfiano come una pompa, così te lo devi figurare. E se si continua per un anno e più, il polmone in virtù del riposo può anche guarire. Non sempre, s'intende, è anzi una faccenda arrischiata. Ma pare che col pneumotorace si siano già ottenuti buoni risultati. Tutti ce l'hanno, quelli che hai visto un momento fa. C'era anche la signorina Iltis - quella con le lentiggini - e la signorina Levi, la magra, ricordi? - è stata a letto tanto tempo. Si sono raccolti in gruppo, le persone, e si dicono Associazione Polmone Unico, sotto questa insegna si sono conosciuti. Ma l'orgoglio dell'Associazione è Hermine Kleefeld, perché col pneumotorace riesce a fischiare... è una sua capacità, non tutti lo sanno fare. Come ci riesca non saprei dire, nemmeno lei lo sa descrivere chiaramente. Ma quando cammina in fretta, fischia dall'interno, e ne approfitta per spaventare la gente, specie i malati venuti da poco. Credo però che in questo modo faccia spreco di azoto, perché la devono gonfiare ogni settimana."
Ora Castorp si era messo a ridere: alle parole di Joachim la sua eccitazione si era volta in allegria, e mentre egli proseguiva un po' curvo coprendosi gli occhi, le sue spalle erano scosse da un riso veloce e sommesso.
"Sono proprio iscritti?" domandò, e non gli riusciva facile parlare per lo sforzo di trattenere il riso, la sua voce era piagnucolosa e leggermente afflitta. "Hanno il loro statuto? Peccato che tu non sia socio, perché mi potrebbero accettare come socio onorario... o compagno di baldoria... dovresti pregare Behrens che ti ponga parzialmente fuori servizio. Forse sapresti fischiare anche tu, se ti ci mettessi d'impegno, in fin dei conti lo si potrebbe imparare... E' la cosa più buffa che abbia sentito in vita mia!" soggiunse con un profondo sospiro. "Via, perdona se ne parlo in questo tono, ma loro stessi sono di ottimo umore, i tuoi pneumatici amici. E come venivano avanti!... Pensare che si trattava dell'Associazione Polmone Unico! - Fii - la sento fischiare... quella matta! E' una spavalderia bell'e buona! Perché sono così spavaldi, me lo sai dire?"
Joachim cercò una risposta. "Dio mio" disse "sono tanto liberi... Voglio dire, sono tutti giovani, il tempo non conta per loro, e poi può darsi che siano prossimi a morire. Perché dovrebbero star seri? Certe volte penso: morte e malattia, a rigore, non sono cose serie, sono piuttosto come un bighellonare ozioso; serietà, se vogliamo essere precisi, c'è soltanto nella vita laggiù. Credo che col tempo lo capirai anche tu, se rimani un po' qui."

2 commenti:

  1. Complimenti, credo sia una delle pagine più interessanti del libro di Thomas Mann.

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    1. Sono arrivata solo a pagina 110 (dopo di questa), vediamo ;)

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