mercoledì 8 gennaio 2014

Ballando al buio

Io premetto una cosa: voglio bene a Pierluigi Bersani.
Non da oggi, non da un mese, non da un anno. Da tanto.
Lo stimo, ho fiducia in lui, e ho sofferto nell'assistere ai tradimenti, ai travagli e alle umiliazioni che gli hanno inflitto i suoi avversari, e anche i suoi compagni di partito, dopo le ultime elezioni.
Già allora temetti che si ammalasse per lo stress e per il dispiacere. Perché lo vedevo umano, sincero: una persona perbene. Una delle poche rimaste nell'agone sozzo della marcia politica italiana.

Adesso quella mia nefanda profezia di sventura pare si sia avverata.
Io incrocio le dita e prego per lui, perché, ripeto, gli voglio bene. E lo voglio qui al mondo assieme a me.

Ho ascoltato il fratello medico - che ha contribuito a salvargli la vita, comprendendo subito la gravità del suo stato e accompagnandolo in ospedale senza indugio - commuoversi nel descriverlo "un duro mite", e uscirsene poi con una cosa come questa:

"Può darsi che qualche stress di troppo possa avere generato qualche picco pressorio di troppo. Però pensiamo tutti ai picchi pressori che deve avere un padre di famiglia che non ha lavoro". 

e poi questa: 

"Più sono presenti ansia e preoccupazione, più sei esposto. Per questo non voglio incolpare nessuno: anche l'infortunio fa parte del mestiere, e Pierluigi il mestiere di politico se lo è scelto".

Non una parola acrimoniosa, un accento amaro o polemico, nei confronti di tanti avventurieri di mezza tacca che si sono comportati e si comportano ancora in modo pessimo, cialtroni senza faccia, senza senso dello Stato, senza decoro, senza dignità; non una recriminazione, un guizzo di rammarico per l'imbecillità mostrata dai tanti dementi connazionali che hanno ritenuto lecito sversare, su giornali come Repubblica o Il fatto quotidiano, a corredo degli articoli della notizia del malore del fratello, il putridume infetto delle loro viscere in commenti osceni del genere "la prima buona notizia dell'anno" o "speriamo che finisca bene, speriamo che muoia".

Ecco, Pierluigi e la sua famiglia sono molto, molto più bravi di me.

Se proprio devo cercare una cosa che non mi piace di lui, trovo che sia nei gusti musicali: lui è un notorio adoratore di Vasco che a me fa cordialmente cagare.

Perciò non me ne vorrà se, per augurargli una serena notte, scelgo una canzone che non è di Vasco, ma di un gruppo che comunque per metà è suo conterraneo: gli Stadio.

Di cui, per conciliargli il sonno e i sogni, posto una delle canzoni più lievi, più belle.

(Ora mi ritiro e lascio Gaetano qui a cantare sommessamente. E lui a ballare al buio. Buonanotte, Pierluigi, auguri di ogni bene)

12 commenti:

  1. Le tue parole in qualche modo arriveranno al caro vecchio Pier Luigi, che come te apprezzo più di quell'altro (che spingi spingi alla fine c'è riuscito), sia dal punto di vista umano che politico.
    L'unico dubbio è sui gusti musicali di entrambi...

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    1. Diobòno, non calendomi un ette di Renzi non avevo letto ciò che ora ho letto. Sono basita, anzi, no, da Renzi mi aspetto questo ed altro, in linea col personaggio.
      (Sì, io un po' ci credo e un po' ci faccio conto che in qualche surrettizia maniera il mio granellino di energia psichica arrivi al caro vecchio Pierluigi, e lo aiuti un cicinino...)

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    1. Mi spiace che tu abbia cancellato il commento, che io ho comunque letto nelle notifiche in posta, trovandolo molto bello :)

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  3. Toh, guarda guarda chi si rivedono e si risentono: gli STADIO.
    E allora io vado a farmi una discreta pennichellona - tanto io non so ballare e poi c'è ancora la luce del giorno - e mi faccio gli auguri di ogni bene da solo.

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    1. Ingrato! A te avevo dedicato il Sogno di Ratcliff di Mascagni! :D

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  4. Che bella canzone! I miei mezzi tecnici me la fanno sentire a singhiozzo, ma si capisce lo stesso che è bella.
    Voglio bene a Bersani e lo stimo. Starà bene e dirà di nuovo la sua che è sempre migliore di quella degli altri :)
    Ciao Cri:)

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    1. Concordo con te in tutto e per tutto. E spero che tu riesca a sentire la canzone da capo in fondo, perché sì, è davvero bella :)

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  5. Arieccomi. L'anno scorso, ti ricordi che doveva finire il mondo il 21 12 2012? Io avevo scritto il raccontino della fine del mondo che poi non finiva ma ricominciava meglio di prima perché era arrivato un aiutino dal cosmo...Ci aveva infilato anche Bersani, sì, e avevo detto che non faceva più il politico, ma si era preso il buon parassita che gli avrebbe , come a tutti, allungato la vita e resa di qualità molto migliore. Sta a vedere che gli ho portato male, ho pensato anch'io quando ho saputo dell'ischemia, come i bambini che hanno questi pensieri magici. Invece è vero quello che dice mio marito, che chi ha più "cuore" sente di più anche le avversità, e certo Bersani è una persona perbene. Silvio infatti non l'ammazza nessuno.

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    1. Questo è ancora meglio di quello di prima. Grazie delle tue parole, con cui concordo alla lettera :)

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  6. Anch'io stimo Bersani. E' una persona buona, onesta, ne ha anche il viso. Ma sai che la considerazione finale di Vitamina, meglio, del marito, è la stessa identica che si faceva ieri noi (io e doc) al telefono?
    Ciao carissima.

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    1. E' esattamente la stessa che ho fatto io: forse è semplicistico pensarlo, che uno che "cede" mostra di avere un cuore, di essere di carne e sangue, ma è senz'altro la verità. E il fatto che Doc sia sulla stessa linea fornisce a questo nostro sentire un autorevole suffragante parere :)

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