giovedì 16 ottobre 2014

About a boy

"Deliberatamente, da me non invitato, penetrasti nella mia sfera, usurpasti in essa un posto per il quale non possedevi né diritti né attitudini, ed essendo riuscito, con strana ostinazione e col rendere la tua stessa presenza parte d'ogni singolo giorno, ad assorbire l'intera mia esistenza, non sapesti far altro che ridurla a pezzi. Per quanto questo ti possa parere strano, era più che naturale un simile comportamento da parte tua. Se si dà ad un bimbo un giocattolo troppo bello per la sua piccola mente, troppo bello per i suoi occhi desti solo a metà, lui rompe il giocattolo, se è prepotente, o lo lascia cadere, se è apatico, e se ne va a cercare i compagni. Così è stato con te. Dopo esserti impadronito della mia vita non sapevi cosa farne. Non potevi saperlo. Era una cosa troppo stupenda per appartenerti. Avresti dovuto lasciarla cadere di mano e tornare ai tuoi amici, ai tuoi giochi. Ma, disgraziatamente, eri prepotente, e così l'hai fatta a pezzi. Questo, in definitiva, è l'unico segreto di tutto quanto è accaduto. Poiché i segreti son sempre più piccoli delle loro manifestazioni. Per lo spostarsi d'un atomo il mondo può crollare. E per non risparmiare me stesso più di quanto non t'abbia risparmiato, voglio aggiungere questo: per quanto fosse pericoloso per me l'incontrarti, diventò fatale per il particolare momento in cui t'incontrai. Poiché tu eri in quell'età della vita in cui tutto quel che si fa è solo gettare il seme, e io ero in quell'età della vita in cui tutto quel che si fa è raccogliere il frutto."
dal De Profundis
(Oscar Wilde, Dublino, 16 ottobre 1854 - Parigi, 30 novembre 1900)

6 commenti:

  1. finito oggi "Il ritratto di Dorian Gray", strana coincidenza :)

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    1. Strana ma interessante. Se non l'hai letto te lo consiglio, il De profundis. Son certa che ci troveresti spunti stimolanti :)

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  2. Ho pensato fino all'ultima riga, che la meravigliosa tristezza di queste parole fosse farina del tuo sacco.

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    1. Che complimento meraviglioso mi fai, AGO. Magari potessi anche lontanamente ricordare l'immenso Oscar! Anche se queste sue parole, rivolte al ragazzo con cui si legò venendo denunciato dal di lui padre e venendo esposto al ludibrio della società e alla sciagura e alla rovina più catastrofica, io, per una vicenda senz'altro infinitamente meno drammatica, le sento così tanto ben calzanti sulla mia povera pelle scorticata, sul mio cuore cicatrizzato e ogni tanto ancora dolorante per la botta presa ormai vari anni or sono...

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  3. Quando ho letto per la prima volta il suo De Profundis, tanti anni fa, sono rimasta sconvolta dalla bellezza delle sue parole e dalla profonda malinconia che aleggiava da esse.

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    1. Davvero, Ambra. La sua consapevolezza è così piena e acuta, la sua mancanza di speranza (non disperazione) così lucida e quieta, la sua desolazione così umana e così bella, che ci si sente straziati. Quanti di noi che abbiano avuto un dolore in amore non sentirebbero queste parole rintoccare nel loro cuore smuovendo simpatia vivissima, profonda pena e altrettanto profondo rispetto per un essere umano che con tale sobrietà e al tempo stesso a testa così fieramente ritta sopporta stoicamente le umiliazioni e vessazioni conseguenti ai suoi atti e ai suoi sentimenti?

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