giovedì 26 gennaio 2012

Nata ieri

Pausa. Tiro il fiato mentre si riposa a terra la sabbia del mio fondale. Perché ho passato una mezza giornata assurdamente intrisa di speranza e di gioia iridescente e tensione amorosa per la vita e per le persone della mia vita, percorrendo prima in macchina e poi a piedi una fetta di Roma imbevuta di luce, intiepidita da un lustro sole già primaverile, e appresso riannodando fili spezzati, intenerendomi nella scoperta di chiasmi ed intrecci delle da me mai abbastanza adorate coincidenze, stringendo forte a me un uomo e una donna importanti, sussurrando sommessi "ti voglio bene" ad ambedue, ripetendoli con calore e intensità e serenità in cuor mio ad altre persone, e poi scrivendolo in un SMS ad una fanciulla dai capelli d'oro. E ripercorrendo infine come in trionfo nella gloria del mezzogiorno una Via Cristoforo Colombo inondata di sole, colle chiome dei suoi alti pini a farmi da corona e la musica di Fossati a tutto volume a risuonarmi nelle orecchie e nella mente e nel petto ancora e ancora e ancora.

Ci sono volte in cui persino recarsi alla sede centrale regionale può connotarsi di emozione.

3 commenti:

  1. È sempre una delizia leggere qualcuno che scrive con uno stile così diverso dal proprio. Se di stile si può parlare. Sai scrivere, carissima, mi ricordi me da minorenne (3 anni fa)se avessi saputo scrivere.

    RispondiElimina
  2. Ma che stile, Dan, vuoi pretendere da una che in un blog di satira si fa chiamare Fredbello? ^^

    (ahahahahah, com'è bello leggerti e pensare ai tuoi capelli dritti come spine di cactus :D)

    RispondiElimina
  3. E pensare che io avrei scelto quel nick, ma era già occupato....

    RispondiElimina