mercoledì 29 agosto 2012

Quello strano sentimento

Ieri ad un certo punto è stato quasi certo che avessi perso il cellulare.
Con tutti i numeri, e i messaggi, dentro.
Mi sono sorpresa del fatto che non sono minimamente andata in escandescenze. Anzi, quando l'ho ritrovato un po' mi è quasi dispiaciuto.
Chissà che mi sta succedendo.

5 commenti:

  1. Nausea da cellularite acuta?
    Ti capisco, ci si sente meglio parlando a quattr'occhi.

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  2. Ogni tanto il buon senso...o l'istinto di sopravvivenza, chissà....fanno come riconsiderare le priorità. Mi sembra sano.

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  3. Fino a qualche mese fa avrei dato ragione a te, Aldo... Ora invece mi sento molto più affine al ragionamento di Sandra, chissà perché :D

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  4. Siamo così sommersi da stimoli "elettronici" - sms, messaggi su Facebook, mail, chiamate - che ogni tanto viene davvero voglia di staccare tutto, e riappropiarsi del tempo: un tempo buono, lineare, continuo, senza frastagliature. Se io adesso perdessi il cellulare, tirerei un sospiro di sollievo.

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    1. La nausea per la sovrastimolazione me la riconosco tutta, insieme allo smarrimento che tanta confusione amplifica in una persona già ansiosa e ipersensibile di suo. Davvero si tira un sospiro di sollievo quando si rientra nel tempo buono, abbandonando quello malsano. Ma a questo si aggiunge lo tsunami di sollievo nello scoprire che la mia attitudine di collezionista di nature morte - SMS, foto e quant'altro - ha subito evidenti crepe. Forse, chissà, la liberazione non è lontana :)

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