sabato 3 novembre 2012

L'odore della notte

Dormo tanto, in questo autunno morbido, umido e ovattato. Faccio lunghi, beati sonni ristoratori. Anche se magari al risveglio un coltellino svizzero piantato nel ventricolo sinistro un pochino ancora mi dà noia. E sogno anche parecchio, come da molto non mi capitava.
Stanotte, per dire, ho sognato di stare in una storia del commissario Montalbano. In un film, proprio, di quelli della TV. Ma non col commissario Montalbano come l'abbiamo conosciuto dai libri di Camilleri. No, con quello giovane, quello prima di quello arcinoto: quello che non ho mai visto, di cui non ho manco mai letto un ciufolo, ma che so, per essermene documentata sulle riviste, essere interpretato da Michele Riondino (attore che a me piace molto, in molti sensi). Cioè, stavo in una pellicola a colori insieme a Michele Riondino, con tutti i suoi riccetti neri, che però non era Michele Riondino ma il giovane Montalbano. Insomma, stavo in una scena in cui parlavo al telefono con Michele/Salvo che mi chiedeva se avevo fatto nonsoché che mi aveva ordinato per un'investigazione ma io ero svagata, lenta a capire e a rispondergli, e alla fine lui si spazientiva pure un po', e mi diceva cose tipo "vabbé, lasciamo perdere, accantoniamo quest'indagine che tanto non si viene a capo di nulla e poi tu sei troppo disattenta".

Due notti prima di questa invece ho sognato di essere tornata liceale. Di stare in una classe di liceo che però non era il mio vero liceo, visto che quello era esclusivamente femminile e invece io mi trovavo in mezzo a compagni di ambedue i sessi. C'era una discussione di quelle che ogni tanto si pigliano in certe mattinate soprattutto al classico: sull'amore, sull'esistenza, sui massimi sistemi; ciascuno diceva la sua, me compresa, anche se non ricordo cosa, il professore passava tra i banchi, e giunto da me mi faceva un cenno d'approvazione come a dire che stavo dicendo cose giuste, che ero idonea e pertinente ad essere una studentessa, che stavo al posto giusto nel mondo, che tutto andava bene.

E dire che prima d'ora il mio unico, costante, reiterato sogno sulla scuola aveva sempre riguardato l'esame di maturità, con me che arrivavo piena d'ansia perché erano passati decenni dall'ultima volta che avevo aperto i libri e non ricordavo assolutamente niente...

12 commenti:

  1. Il sogno reiterato della maturità è un classico (neppure io ne sono stata esente), collegato ad ogni vento della vita che coinvolge un cambiamento,una decisione. Però adesso sei a scuola, e sei contenta, a colore, che parli d'amore... stai apprendendo la vita? ;)
    Per quanto riguarda il commissario Montalbano, beh magari Camilleri ti inserisce nel suo prossimo romanzo ;)

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    1. Ma lo sai che ci spero proprio, Marti,che sia come dici tu? Non di essere inserita nel prossimo romanzo del commissario Montalbano (mica mi dispiacerebbe, eh: poi Camilleri è un uomo che ammiro moltissimo, un sornione vecchio ragazzo così giovane e vitale...) ma di star apprendendo la vita, finalmente :D

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  2. Ora mi fai anche sogni stravaganti! Insomma l'inquietudine non ti lascia nemmeno la notte! Se ancora sogni la maturità vuol dire però che sei molto giovane. Da me è così lontana che l'ho dimenticata completamente.

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    1. ahah, Ambra, l'inquietudine davvero non mi dà tregua, ma spesso è più smania, energia, frenesia di vita... C'è una frase che ripetevo spessissimo, presa da uno dei più bei film della storia del cinema (a mio avviso), Nightmare before Christmas, pronunciata dalla bambola Sally: "sono irrequieta, non ci posso fare niente!", la quale non sa ancora che le si sta semplicemente aprendo il cuore all'amore. Il mio invece si è aperto dapprima a una bella fregatura, ma insomma, resta il fatto che si è aperto pure lui; e adesso, tolti di mezzo orpelli e zavorre, è rimasto predisposto all'azione. Giovane? Forse, semplicemente, sto ritornando ad esserlo, come se nella mia psiche io andassi a ritroso... Erano anni che non sognavo di stare a scuola, e il mio esame di maturità ha festeggiato quest'anno il trentennale :D

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  3. Mi compiaccio con te perché hai la fortuna di fare dei bei sogni.
    Io al posto di quello sulla maturità potrei fare al massimo quello sulla licenza di scuola media che in realtà sarebbe un incubo in quanto l'ho dovuto ripetere tre volte. Che bel somaro sono stato.

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    1. Macché somaro! I professori non avranno voluto rinunciare alla tua stimolantissima compagnia, ci scommetto. Sai che mortorio la scuola senza di te? :D
      (E gli esami di scuola media una volta erano una roba seria, poi!)

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  4. mi è piaciuta la serie con riondino, mi piace come attore, ma cri non ti vedo proprio a fare la sicula e mangiare arancini a capodanno :-) e intonare cri sono! suona male.

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    1. Eheh. Riondino mi piace parecchio, ma è troppo bambino per me, pfui. Dovendo buttarmi, preferirei Luca Zingaretti. E comunque, più che su Montalbano, che tutto sommato lascerei volentieri a Livia, Ingrid o una delle tante belle sicule che gli sono sempre intorno, io farei un pensierino su Fazio (che nei libri è più vecchio del commissario - in uno dei primi racconti si narra dei festeggiamenti del suo venticinquesimo di matrimonio, se non erro -, ma nei film TV Camilleri si è adattato a veder sceneggiare molto giovane, timido, risoluto e dotato di un fascino discreto di quelli che a me fanno proprio molto molto effetto)...

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  5. Ma che bello sognare storie così. A volte capita anche a me e quando son lì lì per svegliarmi ...mi concentro e cerco di proseguire la storia...è bellissimo!

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    1. Uh, Sandra, anch'io l'ho fatto molte volte! E ho anche vissuto certe bellissime mattinate in cui l'incanto di un sogno particolarmente emozionante mi rimaneva incollato addosso e mi faceva sentire avvolta da una protettiva porporina magica che mi proteggeva da ogni ansia e da ogni travaglio...

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  6. Ciao Cri. L'autunno morbido, umido, ovattato? Sarà che preferisco l'estate, temperature tropicali, sole, sole, sole... tutto ciò che viviamo al di sotto dei 30°, per me è solo vita dura e ramenga!!

    Sogni parecchio "strano" però! Comunque, abbiamo capito che non puoi fare l'investigatore... manco nei film!! Invece, della maturità, personalmente non solo non la sogno ma, a pensarci ora, ne ho pure cancellato il ricordo!! Sarà grave?

    Ciao Cri e buon pomeriggio.... mica starai in "pennica"?

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    1. Ciao, Carlo! L'estate, per me che già di mio brucio e mi consumo come un cero, è troppo intensa da sopportare, troppo feroce nella sua luminosità carnale ed abbagliante. L'estate poi, da sempre, per me, è foriera di distacchi, di solitudine, di città deserte, di desolazione, è montaliano meriggiare pallido e assorto presso un rovente muro d'orto, o muro con in cima cocci aguzzi di bottiglia. In piena luce ho patito i miei attacchi di panico, al calar della sera e della requie del fresco davvero mi sento come Foscolo nella chiusa di Alla sera. L'autunno placa i miei furori, mi rasserena e mi distende: tornano le rondini al nido e gli esseri umani a popolare l'orizzonte dei miei affetti cittadini; e poi ho scoperto che quando sono in vena non c'è oscurità né cielo grigio che io non riesca a ravvivare coi miei colori personali...
      In pennica? Come hai fatto a vedermi da dietro lo schermo? ;)

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