venerdì 18 ottobre 2013

Perché non sei una mela

Qui c'è l'ennesimo regalo di Angie. Sotto l'ennesimo ennesimo: la traduzione che ne ha fatto per me che sono una capra in inglese (e non solo).

"Trovati una ragazza che non legge, incontrala nello squallore di un bar del Mid-West, in mezzo al fumo, nel sudore alcolico e nelle luci sgargianti di un night esclusivo. Ovunque la trovi la vedrai sorridente. Assicurati che il sorriso le rimanga anche quando le persone con cui parla guardano altrove. Intrattienila con banalità prive sentimento. Usa frasi ad effetto e ridine tra te e te. Portala fuori a notte fonda. Ignora la pesantezza della situazione. Baciala nella pioggia, sotto la debole luce di un lampione perché “così fanno nei film”. Nota la sua mancanza di profondità. Portala nel tuo appartamento. Facci l'amore frettolosamente. Trombala.

Fa sì che il frettoloso contratto che avete scioccamente stipulato evolva lentamente e maldestramente in una relazione. Scopri interessi comuni come il sushi o la musica folk. Costruisci un impenetrabile bastione su codeste basi, rendilo sacro. Ritirati in esso ogni volta che l'aria diventa stagnante o le serate si fanno lunghe. Non parlare di nulla che abbia un senso. Pensa il minimo indispensabile. Lascia trascorrere i mesi.
Chiedile di venire a vivere a casa tua. Lasciagliela decorare. Liticaci per cose che non hanno senso tipo: come deve essere tesa la maledetta tenda della doccia per non allagare il pavimento. Lascia passare un anno senza pensare al tempo trascorso. Comincia a pensarci. Comincia a pensare che dovreste sposarvi perché altrimenti avreste perso un sacco di tempo. Portala a cena al 45esimo piano di un ristorante che non ti puoi permettere. Assicurati che ci sia una splendida vista della città. Con fare impacciato chiedi ad un cameriere di portarle un calice di champagne con un modesto anellino dentro. Quando lei se ne accorge chiedile di sposarti con tutto l'entusiasmo e la sincerità che puoi racimolare. Non preoccuparti troppo se senti balzare il tuo cuore attraverso un pannello di vetro. E non ti preoccupare troppo se non riesci a sentire nulla. Se c'è un applauso lascialo sfumare. Se lei piange sorridi come se non potessi essere più felice. Se lei non sorride sorridi comunque.
Lascia che gli anni passino indolentemente. Fatti una carriera. Compra una casa. Metti al mondo due figli incredibili. Cerca di crescerli bene. Talvolta fallisci. Lasciati scivolare in una indifferenza annoiata e poi in una tristezza indifferente. Attraversa la crisi di mezza età. Invecchia. Interrogati sulla tua mancanza di successo. Sentiti a volte felice ma per lo più vuoto ed impalpabile. Pensa, quando cammini, cosa succederebbe se tu non tornassi più o se volassi via nel vento. Contrai un male inguaribile. Muori ma solo dopo aver osservato che la ragazza che non legge non ha mai mosso il tuo cuore verso nessuna passione rilevante, che nessuno scriverebbe la storia della vostra vita, e che anche lei morirà con soltanto il lieve rammarico che nulla è maturato nella sua capacità di amare.
Fai tutto questo, maledizione, perché non c'è niente di peggio di una ragazza che legge. Fallo, ti dico, perché vivere in purgatorio è sempre meglio che vivere all'inferno. Fallo perché una ragazza che legge ha un vocabolario che le permette di descrivere la scontentezza informe di una vita non realizzata, un vocabolario che analizza la bellezza innata del mondo e la rende una necessità accessibile invece di una fantasia sconosciuta. Una ragazza che legge rivendica un vocabolario che distingue tra la retorica fredda e disumana di chi non la ama e la disperazione muta di chi la ama troppo. Un vocabolario, perdio, che rende i miei vuoti sofismi dei trucchetti da 4 soldi.
Fallo perché una ragazza che legge conosce la sintassi. La letteratura le ha insegnato che i momenti di tenerezza vengono ad intervalli sporadici ma riconoscibili. Una ragazza che legge sa che la vita non è piana, sa, e giustamente chiede, che ci sia il riflusso dopo un'ondata di disappunto. Una ragazza che ha letto possiede nella sua sintassi il senso delle pause irregolari e l'esitazione del respiro, tipico della menzogna. Una ragazza che legge percepisce la differenza tra un breve momento di rabbia e la radicata abitudine di coloro il cui cinismo progredisce oltre qualunque forma di ragione, o scopo, progredisce anche dopo che lei ha fatto la valigia e detto un riluttante addio dopo aver deciso che io sono solo una serie di puntini di sospensione e non un periodo. Sintassi che conosce il ritmo e le cadenze per una vita vissuta bene.
Trovati una ragazza che non legge perché la ragazza che legge conosce l'importanza della trama. Sa tracciare il limite tra il prologo e le creste affilate dei climax. Li sente nella propria pelle. La ragazza che legge sarà paziente con un intermezzo e rapida verso epilogo. Ma soprattutto la ragazza che legge conosce l'ineluttabile senso della fine. E' a suo agio con le conclusioni. ha detto addio a migliaia di eroi solo con una punta di rammarico.
Non prenderti una ragazza che legge perché le ragazze che leggono sono le narratrici. Tu e Joyce, tu e Nabokov, tu e la Woolf. Tu là nella biblioteca, sulla piattaforma del metrò, all'angolo del caffè, alla finestra della tua stanza. Tu che hai reso la mia vita così dannatamente difficile. La ragazza che legge ha intessuto la sua vita di significato. Pretende che la sua narrativa sia ricca, i comprimari siano sfaccettati e i caratteri evidenziati.
Tu, ragazza che legge, vuoi che io sia tutto ciò che non sono. Ma io sono fragile e ti deluderò perché hai sognato qualcuno che è migliore di me. Tu non accetterai la vita che ho descritto all'inizio del mio pezzo. Non accetterai niente meno della passione e della perfezione e una vita degna di essere narrata. Quindi vattene. Prendi il prossimo treno per il sud e portati Hemingway con te. Ti odio. Ti odio veramente, veramente, veramente tanto."

7 commenti:

  1. E' bravo questo Warnke, è debitore a Bukowski di questo suo scrivere dannato, è proprio bravo.

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  2. Antonio, Minerva, vero? A me è arrivato addosso come vagonate di un treno in corsa. Mi ha travolta, proprio!

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  3. Les poète maudits! Me li ricorda subitamente questo insuperabile scarnificatore di anime.

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    1. La parte della ragazza che conosce la sintassi mi ha mozzato il respiro...

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  4. Perbacco, lo chiamerei il freccia rossa dello scrivere sia all'andata - appunto per scrverlo - sia al ritorno per leggerlo.Un attimo che riprendo il respiro.

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