domenica 30 marzo 2014

L'assenza dondola nell'aria

L'assenza dondola nell'aria come un batacchio di ferro
martella il mio viso martella
ne sono stordito

corro via l'assenza m'insegue
non posso sfuggirle
le gambe si piegano cado

l'assenza non è tempo né strada
l'assenza è un ponte fra noi
più sottile di un capello più affilato di una spada

più sottile di un capello più affilato di una spada
l'assenza è un ponte fra noi
anche quando
di fronte l'uno all'altra i nostri ginocchi si toccano

(Un anno che te ne sei andato, io fatico a ricordarmelo. Certe volte mi sembra di non sentire niente. Nemmeno la tua assenza. Come se tu non fossi mai esistito nella mia vita. Come se non ci fosse differenza, tra oggi e un anno fa. E cerco di recuperare qualcosa di te per dare senso alla mia identità. Di colmare quest'assenza dell'assenza.
Ciao, papà, ovunque tu sia)

11 commenti:

  1. Che parole meravigliosamente dense e vere. Versi stupendi.

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    1. AGO, quando ho scritto questo post non ero triste.
      In questo momento sì.
      E leggo le tue care parole, e mi scendono come balsamo nel cuore.
      Grazie. :)

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  2. un abbraccio forte. come al solito mi devo ricordare più spesso di passare di qui <3

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    1. Marti! Che bello saperti qui. Non preoccuparti di non passare spesso: l'importante è che non ci dimentichiamo l'una dell'altra. Saperti qui, tu e gli altri, è un pensiero che mi dà forza. Grazie :)

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  3. Mai poesia più intensa è stata scritta e "usata" nel ricordo di un padre. Già quel titolo di Nazim Hikmet è talmente poetico e dolce da cullarti anche nel dolore. E credo e spero sia questo che ti ha accompagnato nel trascrivere la poesia.

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    1. Tu, come sempre, mi leggi nel cuore, Ambra.
      E' una grazia grande per me averti conosciuta. :)))

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