martedì 31 luglio 2012

Bomba o non bomba

Vi sono sempre dei rapporti che si compongono nel loro ordine, conforme alle leggi eterne comuni a tutta la natura. Non vi è né Bene né Male, ma vi è del buono e del cattivo. "Al di là del Bene e del Male, questo almeno non vuol dire: al di là del buono e del cattivo". Buono, è quando un corpo compone direttamente il suo rapporto con il nostro, e con tutta o con parte della sua potenza aumenta la nostra. Per esempio, un alimento. Cattivo, per noi, è quando un corpo decompone il rapporto del nostro, benché esso si componga con delle nostre parti, ma secondo rapporti diversi da quelli che corrispondono alla nostra essenza: così un veleno che decomponga il sangue. Buono e cattivo hanno dunque un senso principale, obiettivo, ma ne hanno anche uno relativo e parziale: ciò che conviene con la nostra natura, ciò che non conviene con essa. E, di conseguenza, buono e cattivo hanno un secondo senso, soggettivo e modale, qualificante due tipi, due modi di esistenza dell'uomo: sarà detto buono (o libero, o ragionevole o forte) colui che si sforza, per quanto è in lui, di organizzare gli incontri, di unirsi a ciò che conviene alla sua natura, di comporre il suo rapporto con dei rapporti compatibili, e, conseguentemente, di aumentare la propria potenza. Infatti la bontà è questione di dinamismo, di potenza, e di composizione di potenze. Sarà detto cattivo, o schiavo, o debole, o insensato, colui che vive nel caso degli incontri, che si contenta di subirne gli effetti, salvo lamentarsene e accusare ogni volta che l'effetto subito si dimostra contrario e gli rivela la sua propria impotenza. Infatti, a forza di incontrare non importa chi, in qualsivoglia rapporto, credendo di tirarsene fuori sempre con molta violenza o con un po' d'astuzia, come non fare più incontri cattivi che buoni? Come non distruggere se stessi a forza di colpevolezza, e non distruggere gli altri a forza di risentimenti, propagando ovunque la propria impotenza e la propria schiavità, la propria malattia, le proprie indigestioni, le proprie tossine e veleni? Infine non si è capaci nemmeno più di incontrare se stessi.

(Esempio autoreferenziale di buono che qualifica e ri-qualifica persino la "non" esistenza virtuale: l'incontro con la bella e pregevole persona che mi ha in molti modi mostrato i suoi meriti; tra l'altro suggerendomi la lettura di questo libro ^^)

10 commenti:

  1. Come incrementare la propria vis existendi? Leggendo questo post, per esempio :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ho provato questa sensazione anche io :-)
      Grazie a Cri, allora!

      Elimina
    2. Grazie a tutti e due, carissimi. Vi mando i miei più buoni e gioiosi slanci dello spirito, buoni e gioiosi grazie anche al fatto che voi me li suscitate, essendo naturalmente inseriti nella ristretta cerchia delle persone il pensiero della cui esistenza rende più dolce la mia :)

      Elimina
  2. ...!

    e io, che ero rimasto a..."bomba o non bomba noi arriveremo a Roma, malgrado voi..."


    épater le bourgeois...!? ;-))

    buon pomeriggio!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Se sei il r. che mi son messa in testa tu sia dovresti intuire il perché del titolo del post...

      Toujours :D!!!

      Buona giornata!

      Elimina
  3. La bella e pregevole persona che ti ha suggerito la lettura del lbro del filosofo e scrittore francese Deleuze evidentemente ti conosce così bene che il consiglio era valido per te.
    Se l'avesse suggerito a me, purtroppo, nella mia letale e totale ignoranza avrei detto: no grazie.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La bella e pregevole persona è persona che conosce così bene le altre persone perché conosce bene se stessa. Per questo è una conoscenza buona, che non può che accrescere la potenza esistenziale dei fortunati che la incontrano sul loro cammino :)

      Elimina
    2. E comunque, Aldo, che tu dica di avere una "letale e totale ignoranza" è molto filosofico. Il vero sapiente è colui che sa di non sapere, ricordi? ;) :*

      Elimina
  4. Se guardo a come si comporta la maggioranza degli individui nei confronti della politica e di chi la rappresenta, con un po di terrore mi vien da pensare che, gli stessi, siano tanti "...colui che vive nel caso degli incontri, che si contenta di subirne gli effetti, salvo lamentarsene e accusare ogni volta che l'effetto subito si dimostra contrario..."

    Ciao Cri, buona giornata.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Concordo e straconcordo con la tua osservazione ;)

      Ciao, caro Carlo, buona giornata a te :)

      Elimina