lunedì 9 luglio 2012

Per Me è Importante

Cautela, cautela, Cri.
Ricordati Archiloco.
Non sopravvalutare situazioni di gente che tira a campare in modo insulso e abbastanza miserando.
Non sentirti inferiore a persone palesemente rinchiuse nella torre d'avorio delle loro illusioni.
Non indulgere più senza criterio ad atti compiuti sull'onda dell'entusiasmo.

Acquisisci peso e sostanza. O meglio, acquisisci la consapevolezza del peso e della - tanta e bella - sostanza che tu hai già.
E ricordati che qualsiasi evento o situazione ti veda partecipe, quella assume significato per il fatto che ci sei tu. Forse non varrà in assoluto per tutti. Ma per te sì, deve essere il tuo assoluto.

Cambia il tuo punto di vista. Rimettiti gli occhi a posto, sulla testa e, invece di usare quelli degli altri per guardarti, usa i tuoi per guardare.

Riposiziona te stessa al centro del tuo universo. Sei tu la misura di tutte le cose del tuo mondo.
Sei tu la cosa che per te è importante.




Le incomprensioni sono così strane
sarebbe meglio evitarle sempre
per non rischiare di aver ragione
ché la ragione non sempre serve
Domani invece devo ripartire
mi aspetta un altro viaggio,
e sembrerà come senza fine
ma guarderò il paesaggio

Sono lontano e mi torni in mente
t'immagino parlare con la gente

Il mio pensiero vola verso te
per raggiungere le immagini
scolpite ormai nella coscienza
come indelebili emozioni
che non posso più scordare
e il pensiero andrà a cercare
tutte le volte che ti sentirò distante
tutte le volte che ti vorrei parlare
per dirti ancora che sei solo tu la cosa che per me è importante

Mi piace raccontarti sempre
quello che mi succede,
le mie parole diventano nelle tue mani
forme nuove colorate,
note profonde mai ascoltate
di una musica sempre più dolce
o il suono di una sirena
perduta e lontana

Mi sembrerà di viaggiare io e te
con la stessa valigia in due
dividendo tutto sempre
Normalmente

Il mio pensiero vola verso te
per raggiungere le immagini
scolpite ormai nella coscienza
come indelebili emozioni
che non posso più scordare
e il pensiero andrà a cercare
tutte le volte che ti sentirò distante
tutte le volte che ti vorrei parlare
per dirti ancora che sei solo tu la cosa che per me è importante
che per me è importante

e il pensiero andrà a cercare
tutte le volte che ti sentirò distante
tutte le volte che ti vorrei parlare
per dirti ancora che sei solo tu la cosa che per me è importante
che per me è importante

16 commenti:

  1. Un post che fa riflettere perché è piuttosto rischioso parlare di sé stessi a sé stessi.

    Ma che ho scritto? Non lo capisco.

    Però due sono le cose: o è Archiloco che somiglia a me o sono io che somiglio a lui.
    Fisicamente intendiamoci.

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    1. Non è rischioso, ma determinante la differenza tra tante parole inutili, fatue, ed una autentica presa di coscienza. Poi io non sono una sola, potrei rispondere come il diavolo del Vangelo a Cristo che parlando all'indemoniato gli chiede come si chiama: "ci chiamano Legione, poiché siamo in molti"; dunque non c'è alcun rischio, perché non può diventare o sembrare matta una che già lo è, ti pare?
      Ad Archiloco tu somigli alquanto, spiritualmente. E fisicamente pure, vedi bene qui:
      http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/e/eb/Archilochus_01_pushkin.jpg/220px-Archilochus_01_pushkin.jpg

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  2. Per essere un "pensiero" del lunedì, è parecchio impegnativo!

    Ciao Cri e buona giornata. Prima di tutto, cautela! Sempre più spesso mi trovo ad esercitarla nei rapporti interpersonali, da alcuni definita eccessiva. Sarà pure ma le... fregature, sono sempre in agguato e alla mia età... ma chi me lo fa fare?

    Questo significa che anche l'entusiasmo diventa più accorto, diciamo misurato, cauto e gli "atti" vengono compiuti con più attenzione. Brutto modo di affrontare la vita e quello che ti pone davanti? Può darsi... il mio bagaglio di avventatezze e pazzie compiute in passato è ben fornito e, quindi, diciamo che, per ora, mi sta bene così.

    Mi piace sapere che "Rimetti te stessa al centro del tuo universo" perché, questo, denota una pregevole forma di "modestia" che non guasta. Tanti, troppi purtroppo, si ritengono al centro dell'universo tutto.... e questo genera quella insopportabile società in cui viviamo.

    In sostanza, condivido e.... fai bene!!! Un mio vecchio "maestro" diceva sempre... intenzione, attenzione e dedicazione! Anche verso se stessi.

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    1. Oh, Carlo, bentornato e buona, buonissima giornata!

      Purtroppo io, pur essendo instabile psichicamente e mentalmente come spiegavo ad Aldo nel commento precedente, non ho un bagaglio di avventatezze e pazzie compiute in passato. E' quello che mi frega, e mi rende ancora immatura. Mi mancano parecchie esperienze. Però ho constatato che certe cose si recuperano anche da adulti. Con la stessa dinamica delle malattie infettive: se le fai da bambino sono di norma assai più lievi, se le fai da grande sono scoppole che ti lasciano debilitato per mesi. Ma alla fine, se non ci lasci le penne, gli anticorpi te li sei fatti comunque. E molto cazzuti.

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    2. Se l'instabilità è quel poco che conosco (riconosco essere poco), allora è molto meglio della "normalità" dei tanti che conosco, e pure bene!

      Quando è "toccato" a me, non mi sono posto il problema dell'età ma, semmai, se le "cose" andavano vissute o meno! Dopo, ho provato ad immaginare cosa sarebbe stato, lo stesso, nell'età giusta... perché anche a me sono saltate molte "cose" nell'età adatta.

      Sono arrivato alla conclusione che è meglio "vivere" quello che ti senti di dover vivere, indipendentemente dall'età, piuttosto che tirarsi indietro. Inoltre, quello che conta è l'esperienza che rimane e l'equilibrio che si raggiunge!

      Per carità, però, non voglio spacciarmi per un "equilibrato"!! Di strada, ne ho ancora tanta da fare!!

      Ancora un saluto e cerca di non.... "lasciarci le penne"!!

      p.s.: in effetti, gli ultimi 10 giorni sono stato decisamente assente! Mio malgrado però!!

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    3. Grazie, Carlo. Posso dirtelo? Grazie. Di cuore :)

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  3. Però so benissimo di somigliare fisicamente a quel secondo tipo di "generale" che lui descrive molto bene. Spiritualmente è meglio evitare accostamenti.
    "Non mi piace un generale gigantesco, gambe larghe, | tutto fiero dei suoi ricci, glabro a forza di rasoi. |Io lo voglio piccoletto; gli si notino le gambe | storte, ma si regga in piedi saldamente, tutto cuore. (Fr. 114 West)"

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    1. E perché è meglio evitare? Non credo che Archiloco se ne avrà a male. Bellissima l'immagine: "si regga in piedi saldamente, tutto cuore"! (Anche se, non so perché, mi fa pensare a Renato Rascel in questo pezzo d'antologia: http://www.youtube.com/watch?v=2D4OQWgl1oE ;) )

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  4. Sono le stesse cose che mi ripeto sempre anch'io. A volte ci riesco a volte meno..

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    1. Anche io a volte meno. Troppe volte meno, ancora. Ma insisto :)

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  5. A me .... piace molto, @Cri, l' esortazione ... "Se ci riesci, un po' meno trasporto, ma poco però" (Aldo il Monticiano)!
    E sai perchè ???
    Perchè non frena la tua veemenza, cara amica, non sgualcisce le tue ali nate per volare ... solo auspica che sia alto il volo e silenzioso .... più che chiassoso e basso .
    In fondo, è ciò che tutti vorremmo .... se ci riuscissimo ! :-)

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    1. Eh, Bruno, tu hai ragione. Però, se noti, Aldo ha premesso "se ci riesci"... Sottintendendo che non è detto che ci sarei riuscita. E anche tu lo ammetti nella chiusa al tuo magnifico commento: "è ciò che tutti vorremmo... se ci riuscissimo!" ;)
      Diciamo che ci sto provando. Sto provando a mantenere il trasporto senza lasciarmi trasportare. E non è facile, soprattutto in questo periodo di convalescenza, dove ogni slancio rischia di scucirmi una fila di punti di sutura e riaprirmi una ferita. Però, quando sarò guarita, ripiglierò ad esercitarmi adeguatamente :)

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  6. Ogni tanto , a voce alta e davanti allo specchio: sembra di poter realizzare meglio i propositi.

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    1. Lo sai che questa cosa della voce alta me l'avevano raccomandata di già? E ti dirò che questo post me lo sono scritto proprio immaginandomi a parlarmi a voce alta davanti ad uno specchio!
      (Io parlo spesso con me stessa, spesso a voce alta. E non solo davanti ad uno specchio. In circostanze disparate della vita, anche per strada, alle volte. Il bello è che se lo fanno altri mi spavento e li piglio per matti :D )

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  7. Ciao bella Cri, dici "avventatezze e pazzie"? Io direi invece purezza d'animo e generosità... mi rispecchio molto in quello che leggo tra le righe... fidarsi e dare, dare è quello che sentiamo nell'anima. Ci fidiamo e non ci viene in mente lontanamente che qualcuno ci vuole invece fregare. Quante fregature ho ricevuto.... e rimango imbambolata a guardare nel vuoto chiedendomi "perché".... Forse dobbiamo corazzarci verso il falso che c'è in giro. Non tutti vivono nel paese di Alice, anche se è così bello poterci stare...
    Ti abbraccio e ti auguro buon inizio settimana.
    A domani.......

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    1. Cara Vania! Purezza d'animo e generosità me li riconosco, ma, fidati, mi riconosco anche avventatezze, nel senso che dovrei badarmi e tutelarmi meglio, e se non proprio pazzie, diciamo ostinazioni e colpi di testa della mia bambina interiore che, avendo scoperto da poco di esser finalmente ascoltata, pretenderebbe ora di essere risarcita di tutto ciò che le è stato negato, senza sentir ragioni. E piuttosto che corazzarmi, io vorrei abbracciarla e farle capire che certe cose è giusto e buono concedersele, altre invece no, perché non sono buone e non fanno bene né a me né a lei... Sto cercando di insegnarle a volersi bene, a volere il suo bene. Ed è una bella battaglia :)
      Ti abbraccio anch'io, nell'attesa di farlo stasera di persona! ^^

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