venerdì 28 settembre 2012

Quel che resta del giorno

"Sono troppo stanco per fingere di non volerti bene." (cit)

Idem.

8 commenti:

  1. Ok, non scasso. Però forse avrei dovuto dirla, questa frase, qualche volta. Specie quando non ero in grado di comunicarla in altro modo.

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  2. A me l'hanno scritta un anno fa quasi esatto. Incapaci di comunicarla in altro modo, e non solo. Suscitando in me sentimenti fortissimi, inversamente proporzionali a quelle laconiche, scarne parole. Il mio idem è di oggi, e arriva dopo un anno di estenuante altalena psichica, in cui io invece non ho avuto alcuna remora e pronunciarla più e più volte, la frase fatidica.
    E, dopo un anno di passioni e patimenti, esprime una resa, probabilmente inutile, rassegnata alla sua inefficacia, e tuttavia alla sua ineluttabilità.
    Perciò tu non dirla mai, ti prego, se non sei disposto a sobbarcartene le conseguenze.

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  3. bellissima, me la segno
    fa il paio con: mi sono perso anche a me stesso

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    1. Che effetto, vero? Stimolante, anche da un punto di vista intellettivo, oltreché emotivo...

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  4. Si la leggo anch'io come una resa fatale, un tristissimo finale.

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    1. Purtroppo, Ambra, è proprio questo il mio sentire, in questo momento.

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  5. l'ineluttabilità dell'amore? determinismo emotivo? o semplicemente pigrizia....?

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    1. Nel fantastico marasma della mia psiche delirante ho cominciato a farmi l'inquietante idea che sia proprio la prima che dici, Marti. O la seconda, al limite. Non so. So solo che mi viene da piangere.

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