domenica 7 aprile 2013

Pane e tulipani


"Marì. Siamo qui per abitudine. Probabilmente se avessimo saputo prima manco ci saremmo iscritte. Abbiamo perso tempo e tante altre cose belle che avremmo potuto fare nella vita nel tentativo (inutile peraltro) di riempire i nostri vuoti e rendere meno dolorose le nostre défaillance. Io per me butterei tutto, eccezion fatta il mio piccolo manipolo di "eletti" con i quali ci si intende senza manco parlarsi e che mai avrei potuto conoscere senza Fb.
Per il resto, ci sono momenti in cui per motivi oggettivi tutte le vacche ci sembran nere e tutto ci appare più pesante di quello che è. Questa sensazione si attenuerà con il tempo anzi, dinanzi alle difficoltà ed ai dolori - quelli veri - della vita, inevitabilmente ci trasformiamo pure noi il nostro modo di vedere le cose cambia.
Come donne siamo state educate a pensare all'amore come forza rigeneratrice in grado di cambiare situazioni e persone. Nulla è più sbagliato secondo me perché non esiste niente così capace di trasformarci quanto la sofferenza. E quando lo "stampo" è buono questo cambiamento si traduce in saggezza e in bellezza d'animo: in qualità, in poche parole."

Pensieri cari, belli e giusti donatimi ieri su FaceBook da La dolce eutirossina

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