sabato 19 novembre 2011

Ho visto Nina volare

Alla Nina che è in me.


Mastica e sputa 
da una parte il miele 
mastica e sputa 
dall'altra la cera 
mastica e sputa 
prima che venga neve 

Luce luce lontana 
più bassa delle stelle 
quale sarà la mano 
che ti accende e ti spegne 

Ho visto Nina volare 
tra le corde dell'altalena 
un giorno la prenderò 
come fa il vento alla schiena 

E se lo sa mio padre 
dovrò cambiar paese 
se mio padre lo sa 
mi imbarcherò sul mare 

Mastica e sputa 
da una parte il miele 
mastica e sputa 
dall'altra la cera 
mastica e sputa 
prima che faccia neve 

Stanotte è venuta l'ombra 
l'ombra che mi fa il verso 
le ho mostrato il coltello 
e la mia maschera di gelso 

e se lo sa mio padre 
mi metterò in cammino 
se mio padre lo sa 
mi imbarcherò lontano 

Mastica e sputa 
da una parte il miele 
mastica e sputa 
dall'altra la cera 
mastica e sputa 
prima che metta neve 

Ho visto Nina volare 
tra le corde dell'altalena 
un giorno la prenderò 
come fa il vento alla schiena 

Luce luce lontana 
che si accende e si spegne 
quale sarà la mano 
che illumina le stelle 

Mastica e sputa 
prima che venga neve 






3 commenti:

  1. oddio che bella questa canzone. grazie per averla ricordata.
    ed anch'io approdo qui... c'è tanta malinconia vedo. mi ci ritrovo ;)

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  2. Proprio ieri sera sabato 19 novembre, ore 20.10, nella trasmissione "Che tempo che fa" condotto da
    Fazio erano ospiti Dori Ghezzi, moglie di De André e il direttore della Symphony London Orchestra che hanno presentatao il nuoco CD di De André con varie canzoni tra le quali "Ho visto Nina volare".
    Ho pensato allora ad una certa Cri, chissà perché?
    Fabrizio il cantante-poeta ha scritto una bella canzone.

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  3. Martina, che gioia riceverti qui! Ti offro le mie lacrime ed il mio stanco sorriso...

    Caro Aldo, le coincidenze della vita ormai non mi stupiscono più, anzi, mi commuovono e mi danno ossigeno, mi sembrano una ventata di aria buona. Grazie di avermi pensata. E grazie a Fabrizio, il cantante-poeta, per cantare la dolce e struggente ferita del mio cuore.

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