sabato 17 dicembre 2011

Piccole confessioni di una malandrina/3

Giornata irritante. La vecchia signora che un tempo fu la mia aguzzina, non paga dell'ottimo lavoro fatto in passato, si è approssimata a me, dopo lunghe ed elaborate manovre di avvicinamento, per tentare di produrmi ulteriori guasti nella stima di me stessa con il ricorso al vittimismo e alla melopea nonché - arma mai adoperata prima d'ora, sintomo della sua percezione delle odierne e inedite difficoltà nel raggirarmi - all'ammenda delle proprie colpe passate, all'emozionata richiesta di perdono e alla devota offerta di espiazione. E io ho dovuto tendermi allo spasimo per rimanere indifferente, camminando come un'acrobata su un filo di autocoscienza al di là del quale da una parte rovinerei in un senso di colpa nuovo di zecca e dall'altra nell'ulteriore impaludamento emotivo.
Poi per fortuna è arrivato mio figlio da scuola, insieme all'olandese volante.
Al quale, sfasato e simpaticamente fuori sincrono come sempre, è bastata l'euforica frase esclamata con sobria enfasi "Cri! Posso dirti che questo nuovo colore di capelli ti ringiovanisce di molto?" per stemperare l'atmosfera opprimente e restituirmi la leggerezza nel cuore.
Comunque boh, a forza di ringiovanirmi ritornerò neonata. E non credo proprio che mi convenga, se la madre è sempre quella.

4 commenti:

  1. Che poi tanto, Mezza, anche volendo, indietro mica si può tornare davvero.

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  2. Posso anche sbagliarmi ma i tuoi occhi spalancati nella foto che affianca il post credo che abbiano a che vedere, almeno in parte, a quanto hai scritto.

    ps. Grazie per il tuo cordialissimo commento al mio post di oggi.

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  3. Non ti sbagli affatto, caro Aldo.
    E spero di commentarne ancora altri di post tuoi... Sai, io sono una disperata entusiasta, non mi arrendo :D

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