giovedì 26 settembre 2013

L'ultimo giorno del circo

E adesso, con l'ultimo (per ora), eversivo, miserabile bluff delle minacciate dimissioni di massa degli eletti del PdL, fragoroso e ridicolmente innocuo come il botto di un tappo stappato di champagne, veniamo a sapere che l'Uomo della Provvidenza da cinquantacinque giorni non dorme più e ha perso undici chili.
Per l'irrefrenabile dissenteria, ovviamente.
Il suo agitarsi folle e disperato ha assunto tratti paradossali, grotteschi, eccessivi persino per un uomo palesemente privo di dignità e di etica come lui.
Pian piano tutto si compie, ogni tassello torna al suo posto, il puzzle si ricompone. Così, mentre all'orizzonte si cominciano a profilare gli altri nodi grossi come montagne - i documenti richiesti con rogatoria del 2006 finalmente arrivati da Hong Kong per il processo Mediatrade, le ammissioni di De Gregorio, il dossier della Guardia di Finanza sull'inchiesta di Bari - venuti al gigantesco pettine avvelenato che, come nella fiaba di Biancaneve, per vent'anni è stato conficcato sul capo dell'Italia esanime, scopriamo, a integrazione del quadro della sua personalità, un ulteriore tratto caratteriale del Grande Malfattore, non meno distintivo della sua compulsiva, svergognata capacità di mentire e di delinquere, sin qui dissimulato: un'abissale vigliaccheria.



Han spento lucciole e lanterne
messo il leone nella gabbia
scambiato il funo con la nebbia
domani il circo se ne va.
Le stelle accese nella tenda
sono tornate dei fanali
i clown degli uomini normali
domani il circo se ne va.

Passato il giorno della festa
ritorneremo a misurare
quel posto vuoto sul piazzale
domani il circo se ne va.

Passato il giorno della festa
ci resta il piccolo calvario
di spazi vuoti al calendario
domani il circo se ne va.

Han messo via le luminarie
smontato tutto pezzo a pezzo
soldati e bimbi a metà prezzo
domani il circo se ne va.

Nel lampo breve di un istante
forse era solo un'illusione
l'uomo sparato dal cannone
domani il circo se ne va.

Passato il giorno della festa
resta un ricordo eccezionale
un manifesto lungo il viale
domani il circo se ne va.

Passato il giorno della festa
ci sono a far da spazzatura
lustrini fra la segatura
domani il circo se ne va.

Solo l'orchestra del silenzio
che non ha posto per partire
rimane a farci divertire
domani il circo se ne va.



10 commenti:

  1. Posso complimentarmi? Canzone perfetta.
    Che siano un circo, come da tua felice associazione, d'accordo, ma siamo sicuri che lo stanno smontando definitivamente?

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    1. Conoscere tutta la discografia di Branduardi fino al 2005 circa mi aiuta :D
      Eh, Ambra, dipende tutto dai soldi: se trovano un altro impresario... Però questo sì, ormai mi sembra proprio sul lastrico.

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  2. Dimenticavo di aggiungere che lo spero vivamente.

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  3. l'unica cosa che mi dispiace è che i suoi sgherri non hanno detto che si sarebbero suicidati in massa, altro che dimissioni.

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    1. Eh, la caduta del berlusca per loro equivale ad un suicidio, in effetti. Poi la voglio vedere questa sceneggiata delle dimissioni: subentreranno tutte le seconde file che, per effetto del Porcellum, saranno meno ammanicati col capo e dunque senz'altro migliori. Un po' di autentico ricambio, finalmente! :D

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  4. Io aspetto, pazientemente aspetto che codesti politicastri da strapazzo se ne vadano fuori dai c.....ni con alla testa il loro condottiero: IL BERLUFOLLE. Che mantengano almeno questa di promessa (o minaccia?).

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  5. Questa è l'ultima, dopodiché forconi e si viene a Roma!

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    1. La mia risposta a questo tuo commento sarà data per bocca di Italo Calvino in ulteriore post a breve... ;)

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