venerdì 15 giugno 2012

Cose che ho imparato troppo tardi

Quando sei bambina, è risaputo, ti insegnano a non accettare caramelle dagli sconosciuti.
(Io di caramelle invece ne ho prese tante, e non da sconosciuti, purtroppo. Dalle monache dove stavo ci avevamo la santona fondatrice che era famosa, tra le altre cose, anche per la pretesa moltiplicazione delle caramelle. Certe caramelle tristi, che sapevano di carta, appiccicose. E noi bambine dovevamo adeguatamente stupirci, riverirla, ringraziare e biascicarle con animo devoto).
Insomma, pare che ti dicano che c'è l'uomo nero che se gli vai dietro ti porterà via.
Così instillano nell'animo innocente di una creatura infante il concetto di cattiveria.
Dunque il primo messaggio che passa è: guardati dai cattivi.

Quando sei più grande poi scopri che esiste una categoria di persone ben più nociva: gli stupidi.
Un cattivo lo è per sua volontà. Può concedersi, ogni tanto, una vacanza da se stesso.
Lo stupido no.
Dunque il tuo input originario si arricchisce di quest'altro, e tu ti fai una scala di priorità: guardati dai cattivi, e prima ancora dagli stupidi.

Poi arriva il momento della cosiddetta maturità.
E' quando tu scopri che si danno in natura, purtroppo, esseri tremendi, perniciosi più ancora dei cattivi e degli stupidi, essendone una summa con disvalore aggiunto: coloro-che-non-sanno-ciò-che-vogliono.

Dante li chiama ignavi, e li pone fuori dall'Inferno. Perché non li vonno manco lì.

Contro questi nulla si può. Sono come un buco nero, sono il Nulla de La storia infinita, sono Blob, la Cosa, Alien, sono gli Ultracorpi dell'invasione, sono l'antimateria, sono l'Idra di Lerna, che più teste le tagliavi più ne rispuntavano. Indistruttibili, indomabili, rinascono dalle loro ceneri. E più tu sei volitiva, energica, affettiva, più i loro effetti saranno potenziati. Perché, essendo vuoti, si alimentano della tua vitalità. Non sentendo nulla, assumono i tuoi, di sentimenti.

E' come quando acciacchi una gomma americana. Non ti si staccherà più dalla suola. Meglio la merda. Che si pulisce. E poi si dice che porti fortuna, no?

12 commenti:

  1. Ormai conosci i miei gusti.
    A queste categorie se ne potrebbero aggiungere altre, meno male che ti sei limitata.
    E quanto hai scritto alla fine che almeno un poco ci consola: sì meglio la seconda che hai detto.

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    1. Beh, Aldo, queste son le più macroscopiche, per me, e mi bastano ed avanzano per battagliarci nella vita.
      Ah, e poi dalla merda nascono anche i fiori!

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  2. stupido è chi stupido fa
    forrest gump

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  3. e comunque le ultime 2 righe le stampo e le attacco sull'anta dell'armadietto :-)

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  4. Questo post mi ha fatto pensare alle gelatine tuttigusti+1 di Harry Potter. Mi sa che ho capito che gusto è il +1.
    La mia fortuna è che non mi sono mai piaciute le caramelle, nemmeno da piccola e pure quelle della santona non le prendevo mai :)

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  5. Hmm ma pure quelli che sanno quello che vogliono e lo vogliono da te a tutti i costi, a costo di distruggerti se non glielo vuoi dare, sono perniciosi. Che poi la cosa peggiore è che ognuno di noi ha in sé un pochino di tutte queste categorie dentro, se uno appartenesse a una sola di esse sarebbe molto molto più facile guardarsene e prendere i necessari provvedimenti.

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  6. Ma poi mica è vero che non sanno ciò che vogliono. Lo sanno benissimo, invece, sennò non si appiccicherebbero con tanta tenacia alle superfici più idonee all'appiccicume :)

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