domenica 3 giugno 2012

Suspiria

E poi arriva, ad un certo punto, nella vita, il momento in cui ti trovi faccia a faccia col tuo nemico.
Puoi averne passate di ogni, esser sopravvissuta a eventi tremendi. Robetta per te, superdonna, abituata a traversare indenne in mezzo a catastrofi d'ogni genere scrollando appena le spalle come in allenamenti di ordinaria soprannaturalità. Cosa da niente, per te, autosufficiente stilita, avvezza a fare a meno di tutto, anche dell'indispensabile.
Poi ti capita un moscerino. No, qualcosa di ancora più piccolo. Un acaro. Ecco, un acaro, che ti morde. Cos'è il morso di un acaro? Nulla.
Se non ti scopri allergica alle sue punture.
E lì la faccenda si fa seria. Non hanno potuto farti vacillare di un millimetro cataclismi, ti sbalestra una puncicatina di un minuscolo parassita.
E' una prova da grandi eroi, questa, del resto. Invulnerabili tranne che per un microscopico dettaglio - Achille ha il suo tallone, per cui l'aveva tenuto la madre Teti mentre lo immergeva nelle acque dello Stige, Sigfrido la sua piccolissima porzione di pelle tra le scapole, della misura della foglia di tiglio che gli si era posata addosso durante il bagno nel sangue del drago che aveva ucciso -, sennò che eroi sarebbero se fossero del tutto sovrumani? Nella quale i suddetti grandi eroi, difatti, soccombono.
Ti vengono in mente ataviche espressioni quali "la goccia che fa traboccare il vaso". Ma anche, per estensione semantica e descrittiva, "buonanotte al secchio", "finire in vacca", "voler raddrizzare le gambe ai cani"; e insieme inquietanti scampoli di immagini bibliche emergenti dai meandri del tuo inconscio, tipo Cristo nell'Orto del Getsemani che in Luca 22,37 proclama ieratico "questa è la vostra ora, è l'impero delle tenebre". E insieme ancora, in quelle tue tipiche macedonie di associazioni di idee senza capo né coda, le parole del Don Camillo di Guareschi lette mille volte da bambina: "Il diavolo non è brutto come lo si dipinge. Il diavolo, infatti, deve essere bellissimo, se no come potrebbe sedurre e ingannare la gente?"
Enfatizzazioni e giri a vuoto de capoccia a parte, pensi con un certo qual costrutto di essere arrivata davvero faccia a faccia con la mera, nuda, essenza della banalità del male. Di esser giunta a scoprire sulla tua propria pelle cosa intende la Arendt quando del male dice che "può invadere e devastare tutto il mondo perché cresce in superficie come un fungo. Esso sfida il pensiero, perché il pensiero cerca di raggiungere la profondità, andare alla radice, e nel momento in cui cerca il male, è frustrato perché non trova nulla. Questa è la sua "banalità"... solo il bene ha profondità e può essere integrale".
E pensi che la sua più insopportabile prerogativa sta proprio nella sua stupidità, nel suo attacco all'intelligenza. Ti fa intignare, ti fa dare di matto, rompere la testa, ma sta lì la sua autentica forza: nella sua idiozia, fatuità, inutilità. Nel suo essere esattamente ciò che appare. Perché oltre l'apparenza non c'è sostanza.
Come si fa a lottare col fumo? A stringere l'aria?
E' impossibile. E' una battaglia persa in partenza.
Una faccenda sconsolante.
Il diavolo, scimmia di Dio, ha assunto fattezze di mosca tzetze, e ti ronza intorno molesto, instancabile. E' lì il suo potere, nell'ottusa costanza. Non c'è niente da capire nel suo volo, perché non capisce niente. Non può far altro perché altro non sa fare. Perciò è invincibile. Ogni tanto gli dai anche una botta, lo tramortisci per un po', ti illudi di averlo fatto secco, di esserti liberata. Poi, immancabilmente, torna a darti fastidio. Sconfortandoti al punto di farti venire un groppo di lacrime in gola.
Questo è l'inferno. Altro che fiamme eterne, urla di dannati, stridore di denti. L'inferno è un insetto brutto e ridicolo che non riesci a scacciare via.

11 commenti:

  1. La stupidità vince sempre perché non ha dubbi contrariamente all'intelligenza e va quindi diritta per la sua strada raggiungendo il suo obiettivo.

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  2. Un post che definirei un saggio.
    Un modestissimo consiglio: il groppo di lacrime in gola non servono.
    E poi, ne vale la pena?

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  3. Hai ragione, a volte pensiamo di non farcela e mi associo ad Ambra, sembra che la stupidità paghi. Non so cosa dire cara amica, capisco come tu possa sentirti (anch'io a volte mi sento annegare), ma sono sicura che dentro di te, quella scintilla di luce, fatta di bontà ed intelligenza, riporterà la serenità. Il male può anche raggiungere degli obiettivi, ma con facilità svanirà come fumo, non essendoci sostanza che lo alimenta non riuscirà ad ingannare a lungo.
    Un abbraccio con tanto affetto.

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  4. Già come si fa a lottare col fumo......non chiederlo a me. Proprio non saprei che dire di questi tempi.
    Soffiando in senso contrario e tutti insieme...forse.

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  5. Ambra, sì. Ed è proprio imperforabile, inattaccabile. Qualsiasi cosa tu faccia, le rimbalzerà addosso, rivoltandotisi contro. Ogni tua analisi verrà sovvertita, ogni tuo gesto ribaltato di significato. Qualsiasi azione e reazione. Anche la scelta di non reagire. Comunque tu ti metta, avrai torto, avrai perso. E' una disperazione.
    Alla fine non resta che dire Amen, come Minerva. Con grande sofferenza, talvolta.

    Aldo, ti risponderò con un'altra citazione di Guareschi: il mio cervello lo capisce, il mio fegato no.

    Vania, lo spero tanto. Che non duri a lungo lo spero con tutta l'anima.

    Sandra, quanto hai ragione. Nei momenti in cui si è indifesi, siano essi spirituali come il mio o concreti come la situazione difficilissima in cui ti trovi tu, l'unione fa davvero la forza e la differenza. Già sentire che non si è soli ridimensiona l'angoscia. E io ci credo, alla trasmissione dell'energia positiva tra le persone. Proviamoci.

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  6. Si Cri! Proviamoci, vi abbraccio forte con affetto e vi mando tutta l'energia positiva e radiosa che potete contenere!
    A presto.

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  7. Beh, davanti a tale prosa, m'inchino. e potrei dirti di usare un insetticida, ma io vado tutta biologica. Che poi il Vape lo accendo anch'io di notte contro le zanzare fastidiose. Ecco, a mali estremi... io vivo con il mio Vape personale sempreacceso. La mia infame corazza che tutti criticano però guarda che bello non mi punge niente. O quasi. Per il resto, una grattatina e passa. Ti assicuro. Passa.
    Un forte abbraccio.

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    1. Grazie, grazie, Martina, di questo sollievo che mi dai. Sto prendendo le mie contromisure, secondo il detto "aiutati ché Dio t'aiuta". Diciamo che sto provando a darmi quella grattatina. Però, se avessi avuto, non dico il Vape che sarebbe stato l'optimum, ma almeno l'accortezza di non sentirmi presuntuosamente invulnerabile, tenendo di notte tutte le mie invitanti e sfavillanti luci accese e niente zanzariere, certi ulceranti esantemi me li sarei potuti anche evitare. La cosa bella è che sono certa che l'esperienza mi sarà preziosissima per il futuro.

      Vania, grazie infinite anche a te. Sei un tesoro!

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  8. L' insetto non esiste, ma una bambina queste cose non le sa.
    Stupenda anima, stupendo blog.

    Una tua lettrice.

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    1. Eh, ma non puoi lasciarmi così, lettrice! Devi palesarti :)
      (Lo so che hai ragione sull'insetto. Lo so che hai ragione... Lo so che hai ragione :) )

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