venerdì 25 maggio 2012

La pianta del tè




Come cambia le cose
la luce della luna
come cambia i colori qui
la luce della luna
come ci rende solitari e ci tocca
come ci impastano la bocca
queste piste di polvere
per vent'anni o per cento
e come cambia poco una sola voce
nel coro del vento
ci si inginocchia su questo
sagrato immenso
dell'altipiano barocco d'oriente
per orizzonte stelle basse
per orizzonte stelle basse
oppure niente.

E non è rosa che cerchiamo non è rosa
e non è rosa o denaro, non è rosa
e non è amore o fortuna
non è amore
che la fortuna è appesa al cielo
e non è amore

Chi si guarda nel cuore
sa bene quello che vuole
e prende quello che c'è

Ha ben piccole foglie
ha ben piccole foglie
ha ben piccole foglie
la pianta del tè


6 commenti:

  1. "...e prende qello che c'è...".
    Queste parole di Ivano Fossati, cantante, musicista e poeta io penso che occorra tenerle sempre in mente.
    Evitare in questo modo che l'amore diventi dolore a volte non soltanto fisico.
    Non riesco ad esprimermi con più efficacia però spero che sia chiaro il concetto.

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    1. Il concetto è chiarissimo, Aldo, anche perché è esattamente quello il senso che colgo nella canzone, che da tanto tempo è una delle mie preferite di Fossati.
      Ha ben piccole foglie la pianta del tè... :)

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  2. Una canzone come poesia di un compositore inquieto che riesce a cogliere il senso delle cose.

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    1. E' quello che mi stupisce di Fossati, il fatto che umanamente sia dipinto come un personaggio discutibile e invece sia capace di tanta profondità e sensibilità. Però, davvero, i suoi testi sono arte, poesia. E anche la sua voce, roca e vellutata, è niente male.

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    2. Una canzone bellissima questa di @Ivano, @Cri ... forse la sua migliore in assoluto ! Mi ricordo che al 'flauto a canne', suonato alla maniera antica, c' era @Herrera .... un altro grande della musica andina che @Fossati volle con sè per riprodurre quel suono d' altipiani !
      Che bello, @Cri, riascoltare proprio qui da te, questa musica e queste parole che, come dice il nostro @Aldo, sono pura poesia !
      Grazie ...
      @Bruno

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    3. Non saprei affermare se è la migliore in assoluto, caro Bruno; amo molto Fossati, e a seconda del mio stato d'animo prediligo ora una, ora un'altra delle sue creazioni poetiche ;)
      Questa però, sicuramente, sta al vertice, concordo. Per originalità, profondità di sentire, suggestività. La versione che prediligo è quella, formidabile, del concerto di Cremona del 1993. Quando la ascolto in cuffia esco letteralmente dal corpo e vengo trasportata in un altro mondo...

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