venerdì 18 maggio 2012

Le lettere d'amore


Fernando Pessoa chiese gli occhiali
e si addormentò
e quelli che scrivevano per lui
lo lasciarono solo
finalmente solo...
così la pioggia obliqua di Lisbona
lo abbandonò
e finalmente la finì
di fingere fogli
di fare male ai fogli...

e la finì di mascherarsi
dietro tanti nomi,
dimenticando Ophelia
per cercare un senso che non c'è
e alla fine chiederle "scusa
se ho lasciato le tue mani,
ma io dovevo solo scrivere, scrivere
e scrivere di me..."
e le lettere d'amore,
le lettere d'amore
fanno solo ridere:
le lettere d'amore
non sarebbero d'amore
se non facessero ridere;
anch'io scrivevo un tempo
lettere d'amore,
anch'io facevo ridere:
le lettere d'amore
quando c'è l'amore,
per forza fanno ridere.

E costruì un delirante universo
senza amore,
dove tutte le cose
hanno stanchezza di esistere
e spalancato dolore.

Ma gli sfuggì che il senso delle stelle
non è quello di un uomo,
e si rivide nella pena
di quel brillare inutile,
di quel brillare lontano...

e capì tardi che dentro
quel negozio di tabaccheria
c'era più vita di quanta ce ne fosse
in tutta la sua poesia;
e che invece di continuare a tormentarsi
con un mondo assurdo
basterebbe toccare il corpo di una donna,
rispondere a uno sguardo...

e scrivere d'amore,
e scrivere d'amore,
anche se si fa ridere;
anche quando la guardi,
anche mentre la perdi
quello che conta è scrivere;
e non aver paura,
non aver mai paura
di essere ridicoli:
solo chi non ha scritto mai
lettere d'amore
fa veramente ridere.

Le lettere d'amore,
le lettere d'amore,
di un amore invisibile;
le lettere d'amore
che avevo cominciato
magari senza accorgermi;
le lettere d'amore
che avevo immaginato,
ma mi facevan ridere
magari fossi in tempo
per potertele scrivere...

6 commenti:

  1. Una canzone come il canto di un trovatore, che mi riporta a un tempo lontano amoroso e splendido nell'immaginario.

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  2. Un bell' ossimoro, questo ridere-piangere di lettere d' amore, questa falsa preterizione di negare un senso alle cose ....
    Mi domando : perchè ?!?
    Forse, l' esistenza è assai più semplice, come assai più semplice, delle complesse leggi dell' universo che ricaviamo dalle nostre postazioni precarie, è la vita delle stelle .
    Chissà ....
    Da qualche parte, che la cerchiamo oppur no, ci sarà una ragione, e se non ci fosse o se la smettessimo noi di cercarla ... beh, non guariremmo per questo del male incurabile di cui soffriamo : l' amore per la vita, l' amore per la carne, l' amore ....
    Forse @Cri, l' ideale sarebbe di cercare sempre una ragione, ma senza dimenticarci, nel frattempo, di vivere !
    Ciao belle gambe ... duerme vuela reposa, tambien se muere el mar !
    @Bruno ...

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  3. Vedi Cri i versi di questa canzone mi hanno fatto tornare in mente 365 lettere d'amore - una al giorno - sritte da un giovane di vent'anni quando, lontano dalla giovane che amava, gliele scrisse in un anno. Evidentemente facevano ridere perché circa vent'anni dopo non andarono smarrite ma da lei gettate via a causa della sua follia.

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  4. Chissà come ride chi conserva, se le conserva, quelle scritte da me... (e non perché facciano parte della mia produzione umoristica, ma perché quando sono troppo innamorato divento patetico... :D)

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  5. Bellissime parole questa canzone, grazie Cri. Un abbraccio e buon fine settimana.

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  6. Vania e Ambra, grazie! Ambra, bellissime anche le tue, di parole... Un abbraccio anche a te, Vania :)

    Nicola, siamo tutti patetici quando siamo troppo innamorati. E' lì che sta il bello. Fatto sta che la mia avvocata - quando avevo diciannove anni fui querelata per diffamazione per aver scritto in una lettera (privata) ad un ladro che era un ladro (querela smontata per ovvie ragioni) mi ammonì all'epoca: "signorina, da oggi in poi scriva solo lettere d'amore. E anche quelle non compromettenti!

    Aldo, 365 lettere in un anno... Che cosa meravigliosa! E che dolore che siano finite così. Ma mi par di capire, non perché facessero ridere... Per motivi ben più drammatici. E allora il senso di quello che avevi scritto resta, non te lo leverà mai nessuno.

    Bruno, tu hai come sempre un sacco di ragione: l'esistenza è davvero semplice. Sono gli individui ad essere complicati... E' una strana e sciocca maledizione, questa nostra. Però non resta che vivere, indipendentemente dal continuare ad accanirsi a cercare un perché. Non abbiamo altra scelta. E anche se poi la sconti, certe rare, preziose volte non è nemmeno tanto male campare ;)
    (Ciao, uomo che ho scoperto essere altissimo!)

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