domenica 20 maggio 2012

Uomo del mio tempo


Sei ancora quello della pietra e della fionda,
uomo del mio tempo. Eri nella carlinga,
con le ali maligne, le meridiane di morte,
t’ho visto – dentro il carro di fuoco, alle forche,
alle ruote di tortura. T’ho visto: eri tu,
con la tua scienza esatta persuasa allo sterminio,
senza amore, senza Cristo. Hai ucciso ancora,
come sempre, come uccisero i padri, come uccisero
gli animali che ti videro per la prima volta.
E questo sangue odora come nel giorno
Quando il fratello disse all’altro fratello:
«Andiamo ai campi». E quell’eco fredda, tenace,
è giunta fino a te, dentro la tua giornata.
Dimenticate, o figli, le nuvole di sangue
Salite dalla terra, dimenticate i padri:
le loro tombe affondano nella cenere,
gli uccelli neri, il vento, coprono il loro cuore.

14 commenti:

  1. E mi pubblichi qui il mio illustre conterraneo... per ricordarmi delle mie origini e dell'orrore cche ha stravolto quella terra. E che tutt'ora continua perché ne abbiamo,ma davvero, per evolverci, ma davvero. E mi chiedo cosa penseranno di noi i noistri figli, e della nostra generazione senza etica...

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    1. Tu sai che m'è venuto in mente grazie al tuo post :)

      "Hai ucciso ancora,
      come sempre, come uccisero i padri, come uccisero
      gli animali che ti videro per la prima volta.
      E questo sangue odora come nel giorno
      Quando il fratello disse all’altro fratello:
      «Andiamo ai campi»." Le generazioni si susseguono nell'abominio senza fine. Non so che risponderti, oggi, Martina, tanto sono svuotata dalla mancanza di senso. So solo di esser certa che la forza della vita riprenderà in me il sopravvento, e che continuerò, continueremo, ad andare avanti. Fino alla fine. Trovando persino motivi di gioia in questo :)

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  2. Essendo uomo non mi resta altro che scomparire dalla faccia della terra.
    Saluti e baci,
    aldo.

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    1. Scompariremo tutti, noi uomini, dalla faccia della terra, uno ad uno, Aldo mio... Per ora però siamo ancora qui, e apriamo ancora gli occhi ogni mattina. E finché siamo in ballo, balliamo. Viviamoci quello che ci capita di volta in volta. Anche perché che altro si può fare?
      Baci anche a te.

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  3. Sono sempre stato d'accordissimo con questi versi. Finché l'uomo chiamerà Tradizioni con la T maiuscola ciò che è solo merda sporca di sangue, non farà mai mezzo passo avanti. Possiamo solo sperare in qualcosa di nuovo, nella nascita dell'Oltreuomo. L'uomo, scimmiaccia conformista, avida, ottusa e violenta, fa soltanto orrore.

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  4. Cri, oltre che dipinto di una realtà che esiste immutata da sempre ho trovato bellissime queste tue parole taglienti e sconsolate!

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  5. È sempre bella questa poesia. È stato un piacere rileggerla.

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  6. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  7. Non conoscevo questo testo.Profondo,significativo. E così adeguato, purtroppo.

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  8. Ciao Cri, sono la bestia di turno. Dopo che ti ho lasciato il commento ho visto dalla tua etichetta che si trattava di un testo di Salvatore Quasimodo. Non ho mai amato in modo particolare Quasimodo e comunque questo suo testo - splendido - non lo conoscevo. Dopo lo strafalcione precedente che comunque non ho voluto cancellare mi compiaccio con te per la scelta.

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  9. Ambra, io pure non vado matta per Quasimodo, non c'è consolazione in lui, non ti fa distogliere la faccia dall'inquietudine. Però è un grandissimo, e comunque l'utilità della poesia è anche quella, di aiutare l'uomo a sopportare lo strazio universale della finitudine e della sofferenza... La poesia è un tesoro prezioso a cui attingere, in certi momenti. Come dice bene Sandra nella fattispecie...

    Nicola, sarai d'accordo con me nel rilevare che oltre ad essere animale che fa orrore l'uomo è capace anche di essere artista evocativo di tanta lirica bellezza... E certe volte una sola goccia di bellezza lenisce un mare di disperazione.

    Tazza ^^
    (hai letto mai le liriche di Saffo tradotte da Quasimodo? Mi sa di sì)

    Grazie, Chimera. E' stato un piacere rileggerla assieme a voi.

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    1. sono d'accordissimo, anche se a volte mi viene da pensare che questi uomini del secondo tipo siano in realtà extraterrestri, mandati a mescolarsi con le scimmie per qualche strano esperimento... :)

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  10. Sì...giusto la poesia ha diritto di parola in certe occasioni. Che dire dell'oscenità degli applausi a quello come a tutti i funerali...

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